Esteri
Usa, anche la Pennsylvania rigetta la causa di Trump
Caduto l’ultimo cavallo di battaglia nella battaglia legale del Presidente, sempre più ex
E anche l’ultimo cavallo di battaglia su cui Donald Trump contava per cercare di scardinare la vittoria di Joe Biden è caduto miserevolmente.
Infatti il Tribunale Federale di Filadelfia ha rigettato il ricorso degli avvocati del repubblicano, un ricorso predisposto per evitare che il dem venga confermato vincitore in Pennsylvania, uno Stato che attribuisce ben 20 voti elettorali.
Il flop in Pennsylvania è solo l’ultimo, in ordine di tempo, di una lunga serie di fallimenti legali in diversi Stati chiave come la Georgia, il Nevada, l’Arizona, il Michigan e il Wisconsin.
Il team legale di Trump ha risposto alla sentenza pianificando un ulteriore ricorso al Tribunale Supremo.
Ma, a sorpresa, persino un giudice nominato dallo stesso Trump, Stephanos Bibas, ha commentato che ‘Elezioni libere e limpide sono il sangue della nostra democrazia.Le accuse di frode sono serie. Però non basta dire che un’elezione è falsa perchè la stessa sia tale. Le accuse richiedono prove concrete e specifiche, in questo caso non abbiamo niente per entrambe le cose’.
Il colpo di Filadelfia chiude praticamente il processo giudiziario per contestare i risultati di un'elezione che Trump ha perso per oltre sei milioni di voti nel voto popolare. Ma il presidente non ha dovuto accettare solo battute d'arresto della giustizia.
Anche i legislatori repubblicani negli Stati in cui ha combattuto di più hanno mostrato poca o nessuna volontà di cooperare nel suo tentativo senza prove di mantenere il potere.
Né in Arizona, né in Georgia, né nella stessa Pennsylvania, dove i più alti legislatori statali hanno ricordato che il loro ruolo, secondo la legge, non è quello di decidere chi ottiene i voti elettorali dello Stato, ma che "è il voto popolare che li sceglie ”.
Lo scorso fine settimana, Trump ha invitato i legislatori repubblicani del Michigan alla Casa Bianca per cercare di convincerli sulla sua causa, ma dopo l'incontro i due hanno affermato di non avere alcuna intenzione di sovvertire il processo stabilito dalle autorità elettorali. A Filadelfia, Biden ha battuto Trump di poco più di 80.000 voti.
Infine questo giovedì Trump ha lasciato socchiusa la porta di uscita dello Studio Ovale. Il tycoon ha assicurato che Biden potrà insediarsi alla Casa Bianca solo se si dimostreranno che i voti ottenuti dalle elezioni sono legali.
La verità che sta emergendo invece, da più parti, è che i voti ricevuti da Biden non siano legati a brogli alcuni. La vittoria del democratico è ormai ritenuta da più parti assolutamente regolare, da tutti meno che da Donald Trump.