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Usa, Harris: "Migranti? La colpa è di Trump non mia. Con me adesso si volta pagina"

Usa, Harris contro Trump. Il botta e risposta e la strategia del tycoon di sminuirla

Lo scontro tra Kamala Harris e Donald Trump in vista delle presidenziali di novembre continua. La prima intervista da candidata ufficiale dei dem della Harris alla Cnn è stata sminuita dal suo avversario, che continua a sostenere che la sua avversaria non sia all'altezza e che batterla sarà facile. Nonostante i tanti temi trattati, infatti, il tycoon ha scelto di non ribattere alle accuse ma si è limitato a una sola parola nel commentare l'intervista: "Noiosa". La vicepresidente Kamala Harris ha attaccato l'ex presidente Donald Trump per aver stroncato un accordo bipartisan all'inizio di quest'anno sulla questione dei confini. "Attraverso un lavoro bipartisan, che ha coinvolto alcuni dei membri più conservatori del Congresso degli Stati Uniti, - spiega Harris - è stata elaborata una proposta di legge che abbiamo sostenuto, che sostengo anch'io. E Donald Trump, quando venne a conoscenza di questa proposta di legge che avrebbe contribuito a proteggere il nostro confine e poiché credeva che non lo avrebbe aiutato politicamente, ha detto ai suoi al Congresso di bloccarla".

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Harris ha anche avanzato un'ipotesi che avrebbe del clamoroso: "Penso a un ministro repubblicano nel mio gabinetto. Non ho in mente nessuno in particolare. Ma mancano 68 giorni a questa elezione, quindi - ha spiegato Harris - non metterò il carro davanti ai buoi. Ma lo farei. Penso che sia davvero importante. Ho trascorso la mia carriera invitando alla diversità di opinioni. Penso che sia importante avere persone al tavolo quando vengono prese alcune delle decisioni più importanti che hanno opinioni diverse, esperienze diverse. E penso che sarebbe un vantaggio per il pubblico americano avere un membro del mio gabinetto che sia un repubblicano".

L'esponente dei dem ha svelato il suo primo atto politico nel caso venisse eletta: "Subito proposte per sostenere e rafforzare la classe media". Quando il Presidente Joe Biden chiamò la sua vicepresidente per comunicarle che non si sarebbe ricandidato, Kamala Harris era seduta con le nipoti, dopo aver fatto colazione con bacon e pancake, per fare un puzzle. "E il telefono ha squillato ed era Joe Biden e mi ha detto cosa aveva deciso di fare e io gli ho chiesto, "Sei sicuro?' E lui ha detto "sì", è così che l'ho saputo", ha svelato la Harris.






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