Esteri

Usa, in piena tempesta perfetta tra Coronavirus, elezioni e proteste

di Daniele Rosa

Superati i 153000 morti e oltre 4 milioni e mezzo di contagi.

Oltre 150000 morti per Coronavirus a metà settimana negli Stati Uniti. Un numero altissimo in un quadro generale complicato. La media delle vittime supera ogni giorno le mille unità e i contagi hanno superato i 4 milioni e mezzo. Dottor Anthony  Fauci, il noto epidemiologo è ritornato ad essere il riferimento più importante degli americani. Una notorietà così alta da superare quella del Presidente, che se ne è pure lamentato.

L’economia ha avuto un calo negli ultimi due mesi di oltre il 32%, un crollo già preventivato ma che fa impressione messo 'nero su bianco'. Il Congresso ha varato un altro piano di aiuti da 1000 miliardi per sostenere imprese, attività commerciali e disoccupati.

Nell’ultimo mese i sanitari avevano messo in guardia sui diversi focolai che stavano riprendendo in vari punti del Paese, soprattutto nel Sud. Ma Trump, testardamente senza mascherina, a questi allarmi aveva risposto dicendo che l’aumento era provocato dall’incredibile numero di test che venivano fatti, e che comunque vi erano meno morti.

Smentito dai medici e da Fauci che avevano immaginato una nuova salita anche delle vittime, il Presidente ha dovuto ricredersi e dichiarare che ‘attraverseremo il peggio prima di migliorare e dobbiamo usare la mascherina’.

Adesso il tasso di mortalità è ritornato ai livelli di inizio giugno. Distretto di Columbia, Florida, Arkansas, Oregon, Montana e California sono tra gli Stati con più contagi e vittime. La settimana scorsa gli Stati Uniti hanno raggiunto i 4 milioni di contagi, raddoppiando il numero di infetti in sole sei settimane. E adesso ne hanno mezzo milione in più. Da 50000 morti a fine aprile ai 153000 di fine luglio.

E intanto nel mezzo della pandemia e nel pieno della campagna elettorale ( Trump vorrebbe rimandare le elezioni per ‘possibili brogli) molte città degli Stati Uniti, Portland in primis, continuano ad essere  centro di violente proteste antirazziste. 

Insomma una vera e propria tempesta perfetta.