Esteri

Usa, manovre in Arabia e Mosca risponde nel Mediterraneo

Il segretario di Stato Mike Pompeo si è recato in Arabia Saudita giovedì scorso in visita alle truppe statunitensi dopo aver incontrato il re Salman

Arabia Saudita, operazione militare con 2.500 soldati Usa

Circa 2.500 soldati statunitensi stanno attualmente conducendo le operazioni con jet da combattimento F-15 e delle batterie dei missili Patriot in Arabia Saudita presso la base militare del principe Sultan, 96km a sud-est di Riad, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.  “Stiamo affrontando un nemico che sta guidando un vero e proprio conflitto regionale, e sono molto bravi,” ha dichiarato John Walker, comandante della 378ma truppa terrestre alla base.  Lo scorso settembre, il presidente americano Donald Trump aveva approvato il dispiego delle truppe in Arabia Saudita per rinfiancare i sistemi di difesa missilistici del regno a seguito del più grande attacco mai avvenuto contro i suoi impianti petroliferi, di cui Washington ha accusato senza mezzi termini l’Iran. Il segretario di Stato Mike Pompeo si è recato in Arabia Saudita giovedì scorso in visita alle truppe statunitensi dopo aver incontrato il re Salman nel suo secondo giorno di visita allo scopo di contrastare l’Iran. A ottobre l’agenzia Reuters ha riportato che gli Usa stavano preparando l’invio di un grosso quantitativo di forze aggiunte, possibilmente migliaia, in Arabia Saudita a seguito dell’attacco missilistico del 14 settembre contro gli impianti petroliferi attribuito all’Iran.

Siria, Russia invia nel Mediterraneo due fregate con missili

​La Russia ha inviato due fregate della flotta del Mar Nero equipaggiate con missili da crociera Kalibr-NK nel Mar Mediterraneo. Lo ha riferito ai giornalisti il portavoce ufficiale della flotta, Alexéi Rúlev. "Le fregate dell'ammiraglio Makárov e dell'ammiraglio Grogorovich, equipaggiate con missili ad alta precisione Kalibr-NK, effettuano un viaggio programmato da Sebastopoli in una zona marittima lontana, dove si uniranno al gruppo permanente della Marina russa nel Mar Mediterraneo", ha spiegato. Lo spostamento di forze coincide con un aggravamento della situazione nella zona di distensione di Idlib, in Siria.