Esteri
Uss, dietro i traffici di petrolio c'è un oligarca del Cremlino
Secondo l'inchiesta americana a gestire i commerci illegali verso la Russia e la Cina c'è un fedelissimo di Vladimir Putin, Oleg Deripaska
Inoltre, nelle intercettazioni contenute nell’inchiesta americana, emerge che la società di Uss era a sua volta collegata a un gigante dell’alluminio di stato della Russia, una società che non viene nominata ma che sembra corrispondere a quella dell’oligarca Oleg Deripaska. Quest’ultimo non è un nome casuale, in quanto è uno dei più grandi oligarchi russi che media tra affari, Cremlino e, secondo diverse accuse americane, malavita russa e servizi, oltre che un fedelissimo di Vladimir Putin.
Nelle carte ufficiali, però, gli Usa non scrivono chi sia “l’Oligarca”. Ma sanno chi è, e ne tracciano un identikit davvero molto preciso. Sulla società dell’alluminio si legge che “è stata sottoposta a sanzioni statunitensi il 6 aprile 2018 e il 27 gennaio 2019”, cosa che coincide perfettamente con le due date in cui è stata sanzionata la società russa di alluminio Rusal.
Uss e Orekhov parlano invece apertamente dell’oligarca. Tuttavia, mentre i commerci illegali sono continuati anche dopo l’aggressione russa all’Ucraina, Orekhov avrebbe avuto dei dubbi sul continuare apertamente a trattare con la Russia. Il 30 marzo del 2022, discutendo apertamente dei loro affari illegali con la società di alluminio della Russia, Uss scrive a Orekhov: “Se dici seriamente… incontrerò [e Uss scrive le iniziali dell’oligarca] quando torno a Mosca… e gli comunicherò personalmente il tuo desiderio di saldare tutti i debiti… se non vuoi lavorare con la Russia ora e è davvero tossico, allora non ci lavorare. Seguirò da vicino questa vicenda”.