Esteri
Uss, dietro i traffici di petrolio c'è un oligarca del Cremlino
Secondo l'inchiesta americana a gestire i commerci illegali verso la Russia e la Cina c'è un fedelissimo di Vladimir Putin, Oleg Deripaska
Ciò che ermerge dalle carte, dunque, è una gerarchia tra questi tre soggetti. E’ come se Orekhov riferisca a Uss, che a sua volta riferisce all’oligarca. Ciononostante, i traffici Uss-Orekhov proseguono, e Orekhov alla fine non si tira indietro affatto. Tra i reati imputati, non solo il contrabbando di petrolio verso la Russia e la Cina, ma anche la frode bancaria, il riciclaggio e il contrabbando di tecnologie militari dagli Stati Uniti verso la Russia. E tutto questo, Uss lo faceva dall’Italia, viaggiando spesso a Istanbul, mentre Orekhov operava dalla Germania.
Ma l’Italia figura anche nel caso del trader spagnolo Serrano, che secondo l’inchiesta americana si occupa di fornire i “portafogli” in criptomonete. Sempre stando alle ricostruzioni che ne fa La Stampa, Serrano ha una società che nei documenti americani non è nominata ma che risulta avere diverse sedi, tra cui Emirati Arabi, Spagna e Italia. Nel nostro Paese, a nome di Serrano risulta solo una Srl che fornisce servizi a Bergamo e che è stata messa in liquidazione. Per questo, conclude La Stampa, risulta “abbastanza difficile pensare che di tutte queste ricorrenze 'italiane', i poteri dello Stato italiano – che adesso fanno a scaricabarile sulla fuga di Artem Uss - non sapessero niente”.