Esteri
Coronavirus, USA primo paese al mondo per numero di contagi
A febbraio Trump diceva’ qui solo 15 casi, in due giorni saremo a zero’
E, come purtroppo previsto, gli Stati Uniti hanno superato, in un balzo, Italia e Cina nel numero di contagi, 82000 e 1186 morti.
Perchè previsto?
Semplicemente perchè gli Stati Uniti hanno sottostimato il problema e soprattutto hanno reagito lentamente. Con una popolazione di oltre 320 milioni il rischio di aumento esponenziale dei contagi era assolutamente reale e si sta, purtroppo, realizzando. Un’opinione più volte denunciata dal magnate Bill Gates che ha ribadito in diverse occasioni che ‘non si è fatto abbastanza per evitare lo
D’altronde è utile ricordare che il 26 febbraio nel briefing quotidiano dell’unità di crisi Trump affermava che ‘ i casi nel nostro Paese sono solo 15 e in un paio di giorni potrebbero essere a zero’. E gli americani con lui hanno veramente sottovalutato la pandemia. un’opinione condivisa ada Bill Gates che in diverse interviste ha detto che non è stato fatto abbastanza per evitare lo ’shutdown’ ( il blocco della pandemia).
Usa primo paese al mondo per numero di contagi
Il Paese ha reagito dal punto di vista sanitario. Prima chiudendo praticamente tutti i voli esterni e limitando molto quelli interni. Solo 13 aeroporti sono stati attrezzati per i voli interni con lunghi controlli sanitari.
Il Paese invece ha reagito velocemente sul piano finanziario mettendo in essere un piano di stimoli economici da 2 bilioni di dollari, una dimensione mai vista nella storia dell’intero paese.Ma il piano sanitario ha arrancato.
Prima con il caos provocato da test non sufficienti e soprattutto non affidabili, poi con misure di chiusura prese dagli Stati prima ancora di quelle messe in atto dal Governo Federale.
Misure emergenziali ma a macchia di leopardo e i risultati di questa indecisione si stanno drammaticamente vedendo . Molti gli warning dei vari Governatori. Dopo New York, con il 50% dei casi totali, il New Jersey, la California e il Michigan con contagi numericamente inferiori dai 6000 a scendere.
Tra questi ‘messaggi di allarme’ quello del Governatore della popolosa California (40 milioni) che ha riportato quasi 4000 casi e 81 morti ha detto che ‘i contagi stanno raddoppiando ogni tre/quattro giorni.In poco tempo potremmo trovarci nelle stesse condizioni dei paesi europei più toccati’.
Usa primo paese al mondo per numero di contagi
Ma ormai sembra essere troppo tardi. Anche la Louisiana sembra diventare un altro focolaio (500 casi in un giorno), così come la ricca Los Angeles.
Trump ha annunciato una revisione delle nuove linee guida che dovrebbero definire aree ad alto, medio e basso rischio.
In questo modo gli americani che, come ha detto Trump ’torneranno presto al lavoro’, sapranno con chiarezza e in tempo reale dove sono le aree con il rischio di contagio maggiore.
La distanza di sicurezza poi ‘dovrebbe’ garantire la protezione.
Qualche dubbio però su queste misure sorge spontaneo. Dubbi fatti affiorare dalle dichiarazioni del dr.Anthony Fauci, che ha, in una frase, sintetizzato la dimensione e la gravità del problema ‘non siamo noi che decidiamo i tempi, è il virus che li decide per noi’.
Nonostante questa situazione alcune aziende come la Ford pensano di riaprire a breve. La stessa casa automobilistica si è accordata intanto con la 3M per produrre ventilatori.
E mentre il Segretario del Tesoro Stephen Mnuchin considera ‘non rilevanti’ i 3,28 milioni di richieste di disoccupazione della scorsa settimana in quanto precedenti al super bazooka da 2 bilioni di dollari, nel Paese, attonito, cominciano a crescere ansia e paura.