Esteri
Muro di Berlino, i tedeschi dell'est rimpiangono la loro Ddr
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Prima tutto era meglio", è il commento che si sente sempre più spesso dalla bocca dei tedeschi orientali, riferendosi ai tempi precedenti alla caduta del Muro di Berlino il 9 novembre 1989 (l'anniversario ricorre tra pochi giorni) e all'unificazione con l'Occidente 25 anni fa. Alcuni si aggrappano a esperienze reali, altri vogliono solo ripetere la frase comunemente usata dai loro genitori e nonni evocando antichi ricordi d'infanzia.
Ostalgie si riferisce al sentimento di nostalgia verso un modo di vita quasi estinto. Nel 2003 un terzo di tutti i tedeschi dell'est esprimeva nostalgia per i costumi della Repubblica Democratica Tedesca. Sei anni più tardi, il 57 per cento degli ex tedeschi della Ddr affermava che la vita sotto il comunismo aveva più lati positivi che negativi.
Etichette dell'epoca della Ddr, come la Vita Cola, rimangono molto popolari da Erfurt a Dresda. L'amato Ampelmann, il tipico semaforo dell'est, si è diffuso in molte città perfino al di fuori dell'ex Repubblica Democratica Tedesca. E gli esperti di marketing prevedono che anche la Trabant, l'auto della Germania orientale più comune, potrebbe fare un ritorno, forse sotto forma di macchina elettrica.
Molti tedeschi orientali sono costretti ad affrontare le conseguenze della "annessione": senza impiego sicuro, per esempio, ma anche la lenta scomparsa della loro cultura. Per esempio, la cultura del corpo libero, lo stile di vita, il nudismo, sta diventando una pratica rara anche presso i laghi della ex Ddr.
Allo stesso tempo, i land orientali continuano a rimanere indietro. Secondo un nuovo rapporto dall'ufficio di statistica federale, nel periodo tra il 1991 e il 2003 la popolazione della Germania dell'est è diminuita di due milioni. E sta anche invecchiando, con quasi il 60% dei residenti di età superiore ai 40 anni, in contrapposizione a meno della metà nel 1991. Il tasso di disoccupazione nella parte orientale è quasi il doppio di quello in Occidente, mentre il prodotto nazionale lordo pro capite in Oriente è uno terzo di quello in Occidente.
"Le disuguaglianze, soprattutto quelle finanziare, che esistevano durante la separazione, non sono state affrontate", ha detto Klaus Schroeder, direttore di un istituto presso la Libera Università di Berlino che studia l'ex repubblica comunista. L'esperto ha sottolineato che il potere d'acquisto dei tedeschi è aumentato del 25% e del 50% negli ultimi 25 anni, "ma il processo non è così veloce come alcuni politici hanno promesso e come molti pensavano già nel 1990".
"Le differenze tra le due parti della Germania sono ancora molto consistenti", ha dichiarato Reiner Klingholz, direttore dell'Istituto di Berlino per la popolazione e lo sviluppo, in una recente presentazione di uno studio riguardante le differenze residue tra Oriente e Occidente.
I ricercatori hanno scoperto che la maggior parte tedeschi occidentali hanno pensieri negativi circa i loro "nuovi" compatrioti e si aggrappano ai vecchi stereotipi, che dimostrano che "il Muro è soprattutto nella testa delle persone".