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Usa-Cina: dialogo sì, ma disgelo no. Xi bacchetta Blinken ma vedrà anche Biden

di Redazione Esteri

Il leader cinese ha ricevuto il segretario di stato americano. Colloqui cordiali, ma le divergenze restano in larga parte insanabili. Cruciale, però, il dialogo

Blinken in Cina: com'è andata la visita e l'incontro con Xi Jinping

Stati Uniti e Cina tornano a parlarsi ad alti livelli. Dopo i lunghi dubbi della vigilia, Xi Jinping ha ricevuto Antony Blinken. La notizia principale della visita del segretario di Stato americano a Pechino, la prima a cinque anni di distanza dall'ultima, è proprio questa. Un segnale molto rilevante, che dimostra plasticamente come entrambe le parti vogliano tenere aperti i canali di comunicazione e anzi provare a rilanciare il dialogo. Non per arrivare a un disgelo, che resta molto distante, ma quantomeno stabilizzare i rapporti.

Un obiettivo non banale, dopo quanto accaduto negli ultimi mesi. Dalla visita di Nancy Pelosi a Taiwan in poi, la spirale è sempre stata più fosca: nemmeno il bilaterale tra Xi Jinping e Joe Biden a margine del G20 di Bali è servito per un rilancio dei rapporti. Ma anche dopo la due giorni di Blinken a Pechino restano le distanze su numerosi temi, a partire da Taiwan. Aspetto emerso soprattutto durante l'incontro con Wang Yi, il capo della diplomazia del Partito comunista.

Parlando con Blinken, il capo della diplomazia cinese Wang Yi ha dichiarato che non c'è "alcun margine di compromesso" sulla questione di Taiwan. "Su questo tema - ha detto secondo quanto riporta l'emittente statale CCTV - la Cina non ha spazio per compromessi o concessioni. Gli Stati Uniti devono aderire veramente al principio dell'Unica Cina confermato nei tre comunicati congiunti Usa-Cina, rispettare la sovranità e l'integrità territoriale della Cina e opporsi chiaramente all'indipendenza di Taiwan".