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Fondazione Roche per i Pazienti: un bando da 600.000 euro per 30 progetti

Lorenzo Zacchetti

C'è tempo fino al 15 settembre per presentare progetti legati a tre macroaree: oncologia, malattie rare, neuroscienze e immunologia

Fondazione Roche per i Pazienti: un bando da 600.000 euro per 30 progetti

Si è svolta oggi, con l'ormai familiare formula del webinar, la presentazione del bando "Fondazione Roche per i Pazienti", che mette a disposizione 600.000 euro per 30 progetti, suddivisi in tre macroaree: a) oncologia e oncoematologia, b) malattie rare, c) neuroscienze e immunologia.

Schermata 2020 06 23 alle 14.33.02Gianluca Nicoletti, conduttore della presentazione del bando della Fondazione Roche
 

 

 

 

A condurre la presentazione è stato Gianluca Nicoletti, noto scrittore, autore, conduttore di Radio 24 ed editorialista de La Stampa.

"Sono felice di essere io a presentarvelo, visto che conosco bene il problema per le mie note vicende familiari", ha detto il giornalista, padre di un figlio autistico. "Rispetto alla problematiche che io e la mia famiglia conosciamo bene, il bando si estende anche alle malattie rare, alle patologie oncologiche e alle malattie dello spettro neurologico, che è piuttosto ampio. Il suo scopo è fornire sostegno a 30 progetti di associazioni ed enti di terzo settore o familiari che fanno da cerniera tra le persone non autosufficienti e le istituzioni che se ne devono occupare". Nicoletti ha poi introdotto i contributi dei successivi relatori:

Prof.ssa Maria Pia Garavaglia, Presidente Fondazione Roche


"I pazienti sono i protagonisti intorno ai quali bisogna attrezzare delle risposte. La loro esperienza vale più di ogni teoria, aiuta la ricerca ad essere indipendente (anche se la nostra fondazione nasce da un grande gruppo farmaceutico) e rende efficaci i nostri bandi. I pazienti ne sanno di più dei ricercatori. Più una persona è fragile, più ha bisogno di avere intorno persone preparate".  

Schermata 2020 06 23 alle 14.41.17Francesco Frattini, segretario generale della Fondazione Roche
 


 

Francesco Frattini, Segretario Generale Fondazione Roche


"Durante l'emergenza-Covid, abbiamo lanciato il Programma 'Roche si fa in 4' nel quale anche la Fondazione ha fatto la sua parte. Tutti i bandi sono stati rinviati a dopo l'estate, perché gli ospedali avevano ben altre emergenze. Il bando per la ricerca, ad esempio, sarà lanciato ad ottobre. Ma c'è un'eccezione: il bando per le associazioni dei pazienti lo lanciamo già oggi, perché proprio in questo periodo ci si è resi conto dell'urgenza di aiutare i caregiver. Questo bando è stato rinnovato e potenziato. Il suo valore complessivo è di 600.000 euro, per progetti socio-assistenziali in tre aree terapeutiche: oncologia e oncoematologia, malattie rare, neuroscienze e immunologia. All'interno di queste macroaree vengono specializzate le varie tipologie di malattia a cui bisogna indirizzarsi. Premieremo dieci progetti per ogni area, per un totale di trenta. Assegneremo quindi 20.000 euro a ogni progetto vincitore. C'è tempo per presentare i progetti da oggi al 15 settembre: una finestra ampia, per dare il tempo di prepararsi nel modo migliore. I fondi verranno versati entro la fine di ottobre. Un'altra miglioria riguarda la presentazione del bando: in passato bisognava mandare una email a Sodalitas, mentre ora c'è una piattaforma alla quale si accede mediante il sito di Fondazione Roche. Il testo del bando sarà reso disponibile sempre sullo stesso sito".

 

Schermata 2020 06 23 alle 14.51.31Massimo Ceriotti, responsabile marketing associativo Fondazione Sodalitas
 

Massimo Ceriotti, responsabile marketing associativo Fondazione Sodalitas


"Siamo l'ente valutatore dei progetti che verranno presentati. Siamo manager volontari che lavorano gratuitamnte col terzo settore per autare a sviluppare quelle professionalità di cui parlava la Prof.ssa Garavaglia. Questa collaborazione con Fondazione Roche è veramente esemplare, perché si mettono a disposizione del Terzo Settore non solo risorse, che peraltro sono fondamentali, ma anche competenze e attenzioni che sono necessarie per la struttura del welfare. Faremo le nostre valutazioni sulla base di alcuni criteri-chiave:
-Efficacia, replicabilità e chiarezza dell'obiettivo;
-Capacità del progetto di migliorare in modo sensibile lo stato dell'arte nel territorio di riferimento di chi lo presenta, oltre che in termini assoluti: in Italia ci sono molte disparità territoriali;
-Qualità, sostenibilità e “robustezza” dell'organizzazione proponente: alcuni progetti, anche molto belli, non vanno a buon fine se chi li implementa non ha le spalle sufficientemente larghe".

Schermata 2020 06 23 alle 14.59.29Teresa Petrangoli, direttore del Patient Advocacy Lab di ALTEMS – Università Cattolica Sacro Cuore
 


Teresa Petrangoli, direttore del Patient Advocacy Lab di ALTEMS – Università Cattolica Sacro Cuore


"Questo bando è particolarmente importante, perchè nell'emergenza Covid abbiamo recensito oltre 100 tipologie di ambiti di intervento toccate dalle associazioni più attive. Il loro intervento andava nel campo dell'informazione, digitalizzazione dei servizi, documentazione di sintesi ('traducevano' i documenti del Ministero in un linguaggio più comprensibile), intervento sulle istituzioni per assistenza domiciliare, dematerializzazione ricette, ecc. Tutto questo praticamente senza risorse. Questo mondo va premiato e supportato, incentivando la collaborazione tra associazioni. Grazie a loro vediamo in anticipo la sanità del futuro: più legata al territorio e più capace di far arrivare informazioni ai pazienti". 

 

Il testo del bando e la scheda di partecipazione, da effettuare entro il 15 settembre 2020, saranno pubblicati sul sito http://www.fondazioneroche.it/