Cantine Ferrari: una crescita a doppia cifra con ricavi a 56 mln
Cantine Ferrari, ancora crescita a doppia cifra. Nel 2015 i ricavi balzano del 12% a 56 milioni
Cantine Ferrari, ancora crescita a doppia cifra
Nel 2015 i ricavi balzano del 12% a 56 milioni
Il 2015 è un anno da incorniciare per le Cantine Ferrari. “Uno dei migliori della nostra storia” sottolinea l’ad Matteo Lunelli. Nell’anno di Expo il fatturato di Ferrari F.lli Lunelli è balzato del 12% a 56,2 milioni con un utile netto quasi raddoppiato da 4 a 7,8 milioni.
“Siamo cresciuti a doppia cifra sia in Italia che all’estero - aggiunge l’imprenditore 42enne - E anche nel 2016 chiuderemo l’anno con una crescita a doppia cifra. Sta cambiando la percezione delle bollicine italiane: quello che untempo era il monopolio dello champagne sta facendo spazio a un alternativa di qualità, il Trentodoc”. All’estero la cantina spinge sull’Horeca (Hotellerie, ristorazione e catering) che recepisce un cambiamento del mix a favore di tipologie di Ferrari Trentodoc di fascia più alta, come la linea Perlé e quella delle Riserve.
“Il nostro obiettivo è di associare il Ferrari allo stile di vita italiano - spiega Lunelli -. A Expo abbiamo guadagnato enorme visibilità e 80 delegazioni hanno brindato con Ferrari Trentodoc. Inoltre abbiamo sostenuto un’intensa attività di comunicazione, con importanti riconoscimenti internazionali”. Per esempio, la nomina a Londra di Ferrari a Sparkling wine producer of the year,concorso internazionale promosso del “guru” inglese Tom Stevenson. E poi il titolo di European winery of the year della rivista americana Wine Enthusiast. “Ormai i punteggi sono decisamente elevati - ricorda Lunelli - Vanno dai 90 punti di Wine Spectator al Ferrari Brut ai 98 punti attribuiti dall’inglese Decanter al Giulio Ferrari 2004”. Tra le altre cose Ferrari sarà bollicina ufficiale di Casa Italia in occasione delle Olimpiadi di Rio conio chef stellato Davide Oldani.
Per le Cantine Ferrari l’Italia rimane comunque centrale. “Siamo sempre concentrati - specifica l’imprenditore - sul canale Horeca, quella di qualità. Trascuriamo la grande distribuzione troppo mirata sulle promozioni: ce lo possiamo permettere. La domanda per il Perlé e Giulio Ferrari è superiore alla disponibilità. Dobbiamo decidere solo a chi vendere e dove”. Gli ottimi risultati di Ferrari hanno azzerato il debito: nel 2015 la posizione finanziaria netta è di -1,1 milioni (contro il -8,9 milioni del 2014), al netto della distribuzione di dividendi alla controllante per 4 milioni. Le Cantine Ferrari sono controllate dalla holding Lunelli spa, che fa capo, sostanzialmente, alla generazione dei quarantenni dei Lunelli: Marcello, Alessandro, Matteo, Camilla, Chiara. Recentemente la holding ha acquisito la maggioranza del Prosecco di Valdobbiadene di Bisol “La holding fattura 84 milioni (24% all’export) - conclude Lunelli - e quest’anno arriveremo a 90. Il debito netto è intorno ai 30 milioni, generato però dalle diversificazioni e dall’acquisizione di Bisol. Ma per finanziare un’ulteriore crescita del gruppo potremmo liquidare alcuni investimenti, senza contare che abbiamo giacenze che valgono oltre 50 milioni”.