Cioccolato, mangiarlo a colazione fa dimagrire. Ecco i benefici del cioccolato
Ecco perché mangiare cioccolato a colazione fa bene: tutti i benefici per la salute (anche per il cervello)
D'ora in poi via libera per i golosi: cioccolato a colazione senza sensi di colpa!!!
Che bella sorpresa per i golosi e gli amanti del cioccolato: mangiarlo a colazione aiuta a perdere peso. Parola di scienziati. I ricercatori dell'università di Tel Aviv hanno scoperto che mangiare cioccolato - in combinazione con proteine e carboidrati - riuscirebbe a soddisfare la voglia di zuccheri per tutto il giorno, riducendo la possibilità di cedere a uno spuntino dolce a metà mattina o pomeriggio. Lo studio di 32 settimane è stato condotto su 193 partecipanti non diabetici clinicamente obesi che sono stati suddivisi in due gruppi. A un gruppo è stata data una prima colazione da 300 calorie ogni mattina, mentre gli altri mangiavano una colazione da 600 calorie, comprensive si un budino al cioccolato. I benefici a lungo termine di una prima colazione zuccherina? Il secondo gruppo ha perso in media 16 chili in più rispetto al primo, facendo registrare minori voglie di cibi zuccherini.
Alzheimer: il cioccolato aiuta a rallentare gli effetti
Bere vino rosso e mangiare cioccolato fondente potrebbe contribuire a rallentare gli effetti del morbo d'Alzheimer. Questi alimenti, infatti, contengono il resveratrolo, una sostanza naturale che sembra in grado di rallentare il declino mentale dei malati di Alzheimer, riducendo la capacita' delle molecole immunitarie dannose di infiltrasi nei tessuti del cervello. Queste sono le conclusioni di uno studio del Georgetown University Medical Centre, presentate in occasione dell'Alzheimer's Association International Conference a Toronto. L'Alzheimer e' una malattia che provoca l'infiammazione che danneggia il cervello. Si pensa che il danno sia causato dall'accumulo di proteine anomale, che danneggiano e distruggono i neuroni. Il nuovo studio suggerisce che alcune delle molecole immunitarie che possono provocare l'infiammazione nel sangue possono entrare nel cervello attraverso la barriera ematoencefalica danneggiata.
Ecco perché il cioccolato fa bene al cervello
Ma il resveratrolo sembra rafforzare la barriera ematoencefalica, riducendo i livelli di proteine che la danneggiano. In pratica, il composto evita che le molecole immunitarie dannose di infiltrarsi nei tessuti del cervello. La riduzione dell'infiammazione ha poi rallentato il declino cognitivo dei pazienti. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato specifiche molecole del liquido cerebrospinale prelevato da pazienti con l'Alzheimer: a 19 partecipanti e' stato dato del placebo e altri 19 hanno ricevuto resveratrolo ogni giorno per un anno. Ebbene, i pazienti trattati con il resveratrolo hanno beneficiato di una riduzione del 50 per cento delle proteine in grado di abbattere la barriera ematoencefalica. "Questi risultati suggeriscono che il resveratrolo impone una sorta di controllo della folla al confine del cervello", ha detto Charbel Moussa, autore principale dello studio. "L'agente sembra bloccare le molecole immunitarie indesiderate che possono esacerbare l'infiammazione del cervello e uccidere i neuroni", ha aggiunto.