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Lo Scugnizzonapoletano diventa "verace". Via libera al primo forno elettrico

Eduardo Cagnazzi

Pace: "E' un'innovazione a tutela della tradizione che risponde ai parametri qualitativi e tutela il mestiere del fornaio". La svolta green della categoria

Via libera dell’Associazione vera pizza napoletana (Avpn) all’iscrizioe al proprio albo dei fornitori qualificati lo “Scugnizzonapoletano”, il forno elettrico ideato e progettato a Napoli dall’ingegnere Russo Krauss.

“Ancora una volta un’innovazione a tutela della tradizione -dichiara Antonio Pace, presidente Avpn (a destra nella foto)- è resa possibile grazie ad un forno elettrico che risponde a specifici parametri qualitativi e tutela l’irrinunciabile mestiere del fornaio. Lo Scugnizzonapoletano è infatti il primo forno elettrico in grado di riprodurre le fonti di calore necessarie alla cottura della vera pizza napoletana secondo disciplinare.”

All’approvazione del forno si è giunti dopo un lungo percorso di verifica durante il quale lo Scugnizzonapoletano è stato sottoposto a numerosi test, sia a bassi che ad alti regimi, fino alla simulazione del lavoro del sabato sera di una pizzeria di successo. La verifica ha coinvolto in prima persona il consiglio direttivo dell’Associazione composto anche da Massimo Di Porzio e Paolo Surace e ha tenuto conto anche delle esperienze e delle prove realizzate dai tanti istruttori e pizzaioli veraci che, in questi ultimi anni, hanno testato, utilizzato e acquistato questo forno.  

“Nell’approvazione dello Scugnizzonapoletano -dichiara Stefano Auricchio, direttore generale dell’Associazione- abbiamo tenuto conto della svolta green che è in corso in tanti paesi del mondo. In questo momento è ancora più necessario adottare scelte a favore dell’ecologia e dell’ambiente che siano coerenti con il percorso fatto in questi anni dall’Associazione.”

Da ooggi le pizzerie che hanno scelto lo Scugnizzonapoletano potranno affiliarsi all’Associazione e fregiarsi della tabella Pizza Napoletana “Forno Elettrico-Eletric Oven” che tutela i consumatori attestando il rispetto del disciplinare della vera pizza napoletana e dell’arte del pizzaiuolo napoletano, patrimonio immateriale dell’Unesco