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Monastero veneto, suore di clausura producono il vino vendemmiando di notte
In un Monastero Cistercense veneto, le suore producono prosecco vendemmiando la notte, ma anche creme all'aloe. unguenti, oli essenziali e miele
Il Monastero veneto con suore che producono vini naturali vendemmiando di notte
Ventisei suore provenienti da ogni angolo del pianeta vivono in uno dei più importanti e imponenti conventi di clausura femminile d’Italia, il Monastero Cistercense dei Santi Gervasio e Protasio di Vittorio Veneto guidato da Madre Aline (nata in Brasile 38 anni fa, arrivata ventenne al convento e badessa dal febbraio 2018).
Si svegliano alle 5 del mattino e seguono il motto benedettino “ora et labora”. Prima le preghiere, poi il lavoro: dall’orto al campo di lavanda, passando per il frutteto, la serra di aloe e un vigneto. Le suore producono sciroppi, oli essenziali e tre diversi tipi di creme, tra i cui ingredienti c'è anche il miele (realizzato nel convento). Ma soprattutto vino, un prosecco naturale ottimo per l'aperitivo e da accompagnare con primi e secondi di pesce.
Vendemmia di notte, il prosecco naturale prodotto nel Monastero
Madre Aline - laureata in Economia e con un’esperienza decennale nella comunicazione - ha cambiato la missione del convento, spiega il sito di Gambero Rosso - "aprendolo al mondo per autosostenersi e per seguire la vocazione alla produzione enologica di questo luogo sacro. Si deve a lei e alla 74enne Madre Maria Paola Dal Zotto, che veste il velo dal 2001, la cura della vigna e la produzione del primo vino di abbazia con vendemmia notturna".
L’accordo è nato per caso due anni fa "con l’imprenditrice Sarah dei Tos, produttrice si vino con terreni a pochi chilometri di distanza dal monastero. Qui, presso La Vigna di Sarah, già da nove anni si sperimentava la vendemmia dopo il tramonto sfruttando le più fresche temperature della notte per rallentare il processo di fermentazione delle uve appena raccolte, in modo da preservare le qualità organolettiche dell’uva glera e impiegare così meno solforosa possibile", riporta gamberorosso.it. “Un giorno si presenta in convento questa ragazza,” spiega Madre Aline, “pensavo volesse farsi suora, invece voleva solo conoscerci. Ha visto che avevamo una vigna e ci ha proposto una collaborazione per produrre un vino con la sua etichetta. Noi non sapevamo nulla di vendemmia, ci siamo fidate e il prodotto sta andando benissimo. Produciamo 5mila bottiglie all'anno.”
Così nasce il Prosecco Superiore Docg di Abbazia La Vigna di Sarah. “Lo scorso anno abbiamo prodotto 30 quintali” spiega Madre Aline “ed è stata una produzione eccezionale, quest’anno ne abbiamo raccolti poco più della metà, 17 quintali. Ma noi accogliamo tutto quello che viene come un dono del Signore, quindi non ci lamentiamo".
Vino e non solo, i prodotti del Monastero veneto
Non solo vino come si diceva. Anche "creme all’aloe o gli unguenti o gli oli essenziali che stiamo sperimentando insieme ad un’altra azienda”, spiega al sito di Gambero Rosso. L’orto viene curato con la coperativa Terra Fertile, che da lavoro a ragazzi affetti da sindrome di Down. “Noi non usciamo mai dal convento, ma i nostri prodotti uscendo da queste mura parlano del nostro lavoro e del nostro amore per la terra. Chi vuole può venire qui ad acquistarli. Il monastero è grande e la manutenzione che serve è tanta”, conclude Madre Aline.