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Poke House, l'insalata di riso decolla: 100 mln di fatturato nel 2022
Con l'ingresso di Elisa Pagliarani come nuova direttrice generale, l'orizzonte della catena - nota per le sue maxi bowl di riso - si è arricchito di opportunità
Dal Poke Bowl alla quotazione: Poke House spicca nel mercato
Poke House consolida il suo business di successo, coadiuvato dalla guida profica di Elisa Pagliarani in qualità di Direttrice Generale della società lo scorso febbraio. Con un fatturato di cento milioni di euro nel 2022, la presenza in nove paesi e oltre 160 punti vendita in soli cinque anni di attività, la catena di ristoranti fast-casual specializzata in poke ha saputo espandersi in modo notevole.
Fondata nel novembre 2018 da Matteo Pichi e Vittoria Zanetti a Milano, oggi il gruppo ha conquistato anche il Regno Unito, l'Olanda, la Spagna, la Francia, il Portogallo, la Romania, l'Austria e gli Stati Uniti, grazie a acquisizioni strategiche e investimenti da parte di importanti realtà, tra cui Milano Investment Partners Sgr, Eulero Capital sgr, Fg2 Capital e Red Circle Investments.
Con l'obiettivo di consolidare la sua posizione e continuare a crescere, Poke House ha scelto di potenziare la sua struttura manageriale, nominando Elisa Pagliarani come Direttrice Generale nel 2023. Laureata in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano nel 2013, Pagliarani ha una vasta esperienza lavorativa, avendo lavorato inizialmente per Vodafone e poi come General Manager per Glovo Italia. La sua esperienza è un'aggiunta preziosa per il team di Poke House, consentendo al marchio di affrontare nuove sfide e prospettive di crescita.
Quando si tratta dei prossimi passi per il gruppo, Pagliarani non esita a delineare una visione ambiziosa: espansione internazionale, consolidamento, nuovi prodotti e, perché no, una possibile quotazione in Borsa. In una recente intervista con Pambianco Wine&Food, Pagliarani condivide la sua prospettiva sul futuro di Poke House e i progetti dell'azienda.
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Elisa Pagliarani è diventata Direttrice Generale di Poke House a febbraio 2023. La sua decisione di unirsi all'azienda è stata guidata dalla sua precedente collaborazione con Matteo Pichi presso Glovo, dove Pichi ricopriva il ruolo di General Manager. La DG dichiara: "Ho quindi deciso di seguirlo anche in questa avventura in Poke House sia perché era la sfida che cercavo a livello personale e professionale, sia perché io e lui avevamo lavorato molto bene insieme e siamo complementari."
Inoltre, Poke House ha recentemente beneficiato di un round di investimenti guidato da Renzo Rosso tramite Red Circle Investments. Questo aumento di capitale è stato ben accolto e ha confermato la fiducia degli azionisti esistenti. Red Circle Investments è proprio l'ultimo arrivato in "House", diventando nuovo partner e condividendo la visione di Poke House sulla sostenibilità, l'innovazione e l'equilibrio di genere. "Red Circle ha un’esperienza multisettoriale e multi geografica, con un particolare focus negli Stati Uniti, mercato su cui noi puntiamo molto. Qui siamo presenti con una partecipazione nel brand Sweetfin che ha più di 20 store principalmente in California e abbiamo inoltre già due store store diretti a marchio Poke House a Miami e un terzo in apertura a settembre," dice Pagliarani.
Attualmente, l'Italia e il Portogallo sono i paesi in cui Poke House registra il maggior fatturato, principalmente a causa del numero significativo di punti vendita presenti in questi mercati. Tuttavia, l'azienda mira a equiparare il successo in paesi come il Regno Unito e la Francia, dove l'attività sta crescendo in modo promettente.
La strategia di Poke House riguardo alle acquisizioni è incentrata sull'accelerazione della presenza all'estero, mirando a società solide con servizi e prodotti di alta qualità e clienti soddisfatti. Quanto a nuove acquisizioni, ci sono dialoghi attivi con diverse catene, ma al momento non ci sono accordi concreti. Poke House riconosce l'importanza del consolidamento e della penetrazione in nuovi mercati, ma rimangono aperti a opportunità future.
Per quanto riguarda le nuove aperture, la diversificazione è la chiave come dice Elena Pagliarani: "Il prossimo passo è cominciare a entrare sempre di più nel canale delle concessioni. A fine agosto abbiamo aperto uno store a Malpensa e stiamo lavorando per altre aperture in aeroporti e stazioni in Italia e in Europa."
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Nel contesto del franchising, al momento Poke House ha un solo affiliato con 12 punti vendita e l'esperienza è stata positiva. Tuttavia, l'azienda sta considerando la possibilità di espandersi attraverso il franchising in futuro, specialmente considerando l'esperienza accumulata e il consolidamento della logistica centralizzata.
Quanto al delivery, la Dg conferma che l'incidenza varia in base al paese e alla città, ma rappresenta in generale dal 20% al 35% del fatturato complessivo di Poke House.
Tuttavia, nonostante la diversificazione, Poke House manterrà il poke come nucleo centrale del suo menu, ma sta cercando di innovare introducendo una nuova opzione chiamata "green bowl". Questa green bowl non sostituirà il poke, ma sarà un'alternativa. L'azienda ha introdotto 16 nuovi ingredienti che possono essere utilizzati anche nei poke, ampliando così il menu centrale.
Infine, la catena sta considerando la possibilità di quotarsi in Borsa. Mentre si esplorano molte opportunità, la quotazione è tra i nuovi ingredienti: "Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro e quale sarà lo sviluppo ma non nego che la quotazione sia una delle possibilità per garantire la continuità e la crescita del nostro business."