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Veronafiere: da Vinitaly a Wine to Asia, portiamo nel mondo il Made in Italy

Vinitaly: customer satisfaction positiva al 95%; a novembre 2020 prevista la prima edizione della nostra manifestazione in Asia

Vinitaly: negli ultimi 5 anni, il 95% degli espositori rimane fedele. Nel 2019, gradimento complessivo al 95,1%. Danese, Veronafiere: "Vinitaly: fedeltà dei produttori, tra i punti di forza"

“Con la cinquantesima edizione di Vinitaly abbiamo iniziato un percorso di demarcazione sempre più forte tra il B2B e il B2C", ha detto ad Affaritaliani.it il presidente di Veronafiere SpA, Maurizio Danese. "La fiera è il luogo deputato al B2B, mentre grazie a Vinitaly and the City ci siamo rivolti a un pubblico di wine lovers che solo nel 2018 ha contato circa 80.000 presenze. Questo percorso ha portato ad ottimi risultati in termini di soddisfazione del cliente; la nostra customer satisfaction è positiva al 95%. Anche la fedeltà dei nostri produttori (che si attesta sul 95%) è per noi un dato importante: il miglior dato a livello internazionale come fedeltà dei produttori all’interno di manifestazioni. Con Vinitaly stiamo investendo anche in termini di presenza all’estero. Abbiamo appena concluso Wine south America, in Brasile, dove abbiamo registrato un +30% di espositori presenti. A novembre 2020 inaugureremo la prima edizione della nostra manifestazione in Asia, con 400 aziende presenti e 100 milioni di potenziali clienti. Questi nostri investimenti sono tutti volti allo sviluppo del made in Italy nel mondo".

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VIDEO - Danese, Veronafiere: "Vinitaly: fedeltà dei produttori, tra i punti di forza"

Da Wine2Wine a Wine to Asia, passando per Vinitaly. Mantovani, Veronafiere: "Con Vinitaly puntiamo al mercato cinese"

Il prossimo Vinitaly (dal 19 al 22 aprile) prosegue nello sviluppo delle proprie direttrici - digitale, globale, educativa - aggiungendo nuove caselle a un mosaico che anche nel 2020 supererà se stesso. “Anche il prossimo anno il mondo del vino sarà da noi e noi saremo nel mondo – ha detto il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani –; lo faremo nella consapevolezza di poter contribuire alla crescita del business anche con nuove forme di linguaggio e di racconto multitarget. Vinitaly sarà inoltre sempre più incubatore di tendenze attraverso la rappresentazione fisica e virtuale dei trend emergenti nel panorama del vino made in Italy”.

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VIDEO - Mantovani, Veronafiere: "Con Vinitaly puntiamo al mercato cinese"

Nuove fiere in Sudamerica e Cina; 113mila KM il business tour di Vinitaly

NEL 2020 Vinitaly punta sulle sue nuove manifestazioni fieristiche internazionali, oltre che sulle diverse tappe estere in programma nel 2020. Obiettivo, crescere ancora con Wine South America, che ha visto la sua recente ultima edizione chiudere in aumento del 30% dei partecipanti internazionali, con più di 300 aziende espositrici da tredici Paesi e 6.600 operatori professionali da 21 nazioni.

In Asia è già notevole l’interesse dimostrato per l’esordio di Wine to Asia a Shenzhen (9-11 novembre del prossimo anno), considerata la Silicon Valley del Dragone e piazza strategica per il business del vino, con il 30% degli importatori totali cinesi e città chiave della Guangdong-Hong Kong-Macao Greater Bay Area, che conta oltre 100 milioni di persone. Qui, per il lancio del nuovo salone realizzato in partnership con il socio cinese Pacco Communication Group, Veronafiere prevede la presenza di 400 espositori su una superficie di 40 mila mq lordi.

L’evento b2b si configura fin da subito con un respiro internazionale, con una presenza di aziende italiane, europee ma anche dalla Cina e dal Nuovo Mondo. E con la partecipazione delle principali imprese delle tecnologie protagoniste a Enolitech. Complessivamente, il viaggio attorno al mondo del Food & Wine di Veronafiere nel 2020 sarà lungo oltre 113 mila chilometri (e ritorno). Stati Uniti, Russia, Cina, Brasile, Hong Kong, Thailandia, Olanda, Canada, Polonia, Germania, Messico, Regno Unito sono le tappe in calendario.

Vinitaly: le novità della prossima edizione

Ad attraversare trasversalmente le tendenze del vino penserà anche la tecnologia: grazie all’indicizzazione di tutti i dati anche con tecniche ugc (user generated content) della Vinitaly directory, sarà possibile effettuare percorsi tematici attraverso un’app a portata di smartphone, il device più utilizzato per le info dagli operatori in fiera (60% dei casi).

Confermata anche l’Enoteca bio e Vinitaly Design, mentre ulteriori novità arriveranno da Enolitech, lo storico salone internazionale sulle tecnologie per la produzione che grazie all’interlocuzione con le imprese ha definito un percorso strutturato di presenza anche alle principali iniziative estere di Vinitaly, oltre a un prologo contenutistico previsto a Fieragricola.

Sul fronte commerciale, per il 2020 si annuncia infine un nuovo record dopo i primati registrati lo scorso anno (4.692 espositori in oltre 100mila mq netti e 33mila buyer esteri). Il punto più esaustivo sulla partecipazione, anche estera, sarà fatto al prossimo a wine2wine a Verona il 25 e 26 novembre. Al business forum targato Vinitaly, focus sulla sostenibilità sociale e sui mercati della domanda, su blockchain e innovazione digitale, ma anche l’annuncio di Wine Spectator dei 100 produttori italiani protagonisti a OperaWine 2020. Lavori in corso, inoltre, per Vinitaly and the City e le sue contaminazioni tra vino, arte, musica e spettacolo pensate per i winelover a Verona e in provincia (80mila presenze lo scorso anno).