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Cop26, Cingolani: "L'India si è opposta. Nessuna data per stop al carbone"
Il ministro per la transizione ecologica spiega le difficoltà nelle trattative al summit sul clima. "Avrebbero prodotto Co2 infinita se avessimo detto no"
Cop26, Cingolani: "L'India ha fatto muro. Il mondo in difficoltà"
La Cop26 dopo quattordici giorni di negoziati sul clima si è conclusa. Il vertice di Glasgow non ha prodotto gli effetti sperati. Greta Thunberg ha detto chiaramente che si è concluso in un "bla bla bla". Lo stesso concetto ma con altre parole lo esprime anche il ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani, che svela tutte le difficoltà nel trovare un accordo soddisfacente per tutti. "Il ministro indiano - spiega Cingolani a Repubblica - ci ha detto chiaramente che avrebbe aderito alla risoluzione finale relativa a 1,5 gradi, solo qualora si fosse alleggerita la pressione sull’abbandono totale del carbone".
"Un modo - prosegue Cingolani a Repubblica - per avere più tempo, organizzare la transizione energetica e nel frattempo crescere, ma aderendo all’obiettivo globale di 1,5 gradi di riscaldamento globale nella seconda metà del secolo insieme a tutti gli altri Paesi. Sono abili negoziatori: se avessimo optato per il muro contro muro, gli indiani si sarebbero svincolati da ogni impegno e avrebbero prodotto tutta la CO2 possibile, rendendo irreversibile il cambiamento e inutili gli sforzi di tutto il resto del mondo".
Energia: Cingolani, speriamo che da marzo costo gas possa calare
"Aumento prezzo dell'energia? Per questo trimestre c'è ancora un punto interrogativo si spera che dopo marzo, con il Nord Stream, il prezzo della materia prima, gas, possa calare, ma non tornerà come prima". Lo ha detto il ministro per la Transizione Ecologica, Roberto CINGOLANI, ospite di "Radio24". "Noi abbiamo fatto delle scelte molto serie e adesso paghiamo un pò di più, è chiaro che servono delle misure europee" ha aggiunto.
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