Green

Mfw: Herno Globe, 6 progetti green per la moda donna A/I 2020

Herno punta su un futuro "green” con l'etichetta Globe con sei progetti per l'A/I 2020 rispondendo alla domanda "How many ways do we have to be sustainable?"

Mfw 2020. Herno punta su un futuro chiaramente delineato sul fronte “Green”, tanto da racchiudere e presentare durante la milano Fashion Week una collezione che risponde alla domanda "How many ways do we have to be sustainable?". Un invito alla ricercatezza sostenibile dei materiali e dei capi all’interno di un contenitore ben riconoscibile, già come etichetta: Herno Globe.

D’altronde il reparto di ricerca e sviluppo dell’azienda è impegnato su sperimentazioni e rivoluzioni eco-ambientali nei processi produttivi e nel prodotto già dal 2016, quando l’azienda ha investito in nuovi macchinari e nel progetto di tracciabilità dei suoi capi, dal filato al tessuto fino alla confezione ed uscita sul mercato.

La conferma a perseverare in questa direzione arriva da Claudio Marenzi che non intende limitare i progetti di sostenibilità ad una mera dichiarazione di intenti, convinto di quanto sia necessario evitare di “parlare” di sostenibilità per mero scopo mediatico, ma piuttosto di agire ed evolvere i processi industriali raccontando il prodotto in maniera trasparente, inducendo azienda, dipendenti e consumatori finali ad una presa di coscienza sulle tematiche ambientali.

Tra le proposte della collezione Donna AI 2020-21, Herno ne presenta ed invita a scoprirne ben 6:

_ Fast5Degradable, il nylon creato dal filato di poliammide 6.6 Amni Soul Eco® che in 20 Denari è attualmente un’esclusiva internazionale Herno, in cui il processo di degradazione completo è di soli 5 anni rispetto ai 50 del comune nylon. Due i modelli: un bomber e un cappotto, entrambi imbottiti in piuma, completamente biodegradabili, accessori inclusi.

_ Lana Riciclata mélange derivante da materiali di scarto delle industrie tessili, un ritorno al passato, per il cappotto oversize e il caban con bordi in maglia.

_ Nylon Recycled Onibegie, non solo recuperato da scarti industriali di nylon ma anche con membrana Saitos, composta per il 50% da materiale poliuretanico e l’altro 50% da materiale biologico derivante dal mais. Le tinture sono invece realizzate con il 50% di componenti di origine naturale utilizzando materiali come la buccia di cipolla, impiegata sia come colorazione base che in abbinamento ad altre componenti come carbone di bamboo, foglie di indaco e olive per le diverse nuance. I modelli di riferimento sono un parka e un cappotto, imbottiti entrambi con piuma riciclata.

_ Nylon 100% rigenerato Econyl®, fibra prodotta utilizzando rifiuti pre e post consumo derivanti da reti da pesca dismesse, scarti industriali di tessuti come moquette e tappeti destinati alla discarica. Un bomber 80’s style e un parka, di cui anche l’imbottitura deriva da piuma rigenerata ricavata da duvet dismessi.

_ First Act, progetto PEF - Product Environmental Footprint - la certificazione della mappatura dell’intero ciclo di vita di un capo Herno che ne verifica e ufficializza l’impatto ambientale dalla produzione del filo di nylon Radici Group, ai tessuti brevettati Sensitive® Fabrics di Eurojersey, alla confezione del capo finale Herno. I modelli sono un blazer stile cavallerizza e un soprabito.

_ Recycled Taffetà, non solo mantiene la bellezza di uno dei tessuti tra i più raffinati per il guardaroba femminile pur derivando da materiali di scarto industriale e polimeri di bottiglie di plastica, ma in Herno diventa anche tecnicamente resistente alla pioggia. Un parka e un cappotto con pettorina entrambi imbottiti con piuma riciclata.