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Rame, litio, cobalto e zinco: in Italia riparte la corsa alle materie prime

a cura di Redazione

In varie regioni italiane ci sono progetti per riattivare vecchie miniere o andare a caccia di nuovi siti d’estrazione. In primis, Emilia Romagna e Sardegna

Il cobalto in Piemonte

Sempre Altamin ha attivato altri progetti in diverse regioni italiane. Nello specifico, a Usseglio, in Piemonte, è stato studiato un programma che ha come obiettivo la valutazione del sito finalizzato all’estrazione di cobalto. Già nel 1750 il luogo veniva utilizzato per estrarre ed esportare in Germania il cobalto che poi sarebbe stato impiegato come pigmento.

La ricerca del litio

Per quanto riguarda i progetti di ricerca del litio, la prospettiva è quella di sfruttare i pozzi geotermici che sono stati scavati tra gli anni '70 e '90 da Eni e Enel, al tempo la finalità era quella di ricercare acqua ad alta pressione per produrre elettricità. L’analisi indicò un'alta concentrazione di litio ed è per questa ragione che la società Altamin ha scelto di investire in quei luoghi per i progetti di ricerca.

I progetti su piombo e zinco

Altri progetti riguardano poi la ricerca di piombo e zinco. Una controllata della società australiana mira a riattivare diverse miniere di galena blenda, due minerali dai quali si ricavano piombo e zinco. Una è a Gorno, in provincia di Bergamo, l'altra è la miniera di Silius, in Sardegna, che è stata scelta dalla mineraria Gerrei per rimettere in funzione una miniera metallifera. La finalità, anche in questo caso, è il processo di estrazione.