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Ultra Fast Fashion, come la moda dell'eccesso uccide l'ambiente

di redazione green

Shein è l'esempio principe di questo metodo di produzione assolutamente non sostenibile

L'Ultra Fast Fashion è un approccio al consumismo che fa danni enormi all'ambiente

Negli ultimi decenni è emerso il fenomeno della Fast Fashion, caratterizzato da una produzione estremamente rapida e capi d'abbigliamento alla moda ma dal prezzo accessibile. Questo approccio ha sicuramente giovato alle tasche delle aziende del settore ma molto meno all'ambiente tra sostante chimiche pericolose lungo la filiera, sfruttamento della manodopera e una quantità enorme di rifiuti tessili. Ora che si parla di Ultra Fast Fashion la situazione sembra essersi addirittura aggravata.

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Con Ultra Fast Fashion si intende non solo una produzione rapidissima ma una maggiore velocità anche a livello di progettazione. Come riporta wisesociety.it, l'obiettivo è stimolare l'acquisto impulsivo e compulsivo. L'emblema dell'Ultra Fast Fashion è Shein, che sulla propria piattaforma di e-commerce lancia 10mila articoli al giorno a prezzi bassissimi. Il tutto poi passa anche dalla promozione aggressiva tramite social come Tik Tok.

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Il modello imposto dall'Ultra Fast Fashion però non è assolutamente sostenibile a livello ambientale, come denunciano diverse associazioni ambientaliste come Greenpeace. L'associazione ha acquistato online 47 articoli su Shein in Austria, Germania, Italia, Spagna e Svizzera e 5 prodotti in un pop-up store a Monaco di Baviera. Le analisi chimiche realizzare da un laboratorio indipendente hanno dimostrato la presenza di sostanze chimiche pericolose. Si parla anche di sfruttamento dei lavoratori, con turni di 75 ore.