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I MATCHING DI COPPIA

Francesca Marchionni

Quando si parla di coppia, é importante sottolineare che sono presenti varie tipologie di combinazioni di stili di attaccamento di cui ogni partner é portatore all'interno della relazione amorosa.
Fisher & Crandell (2001) hanno descritto le varie tipologie di “matching” di coppia, mettendo in evidenza la combinazione di vari stili di attaccamento fra due partner e come essi interagiscono all'interno della relazione.
Infatti, a seconda dello stile di attaccamento di cui ognuno è portatore si vengono a costituire diverse qualità di relazione, che incidono sulla  durata e sulla riuscita del legame.

Innanzitutto, i due autori illustrano il matching sicuro/sicuro: questo rapporto è caratterizzato da flessibilità emotiva ed interdipendenza e consente ad entrambi i partner di offrire e di ricevere cure.
Lo stato mentale sicuro tende ad esprimersi con modalità relazionali che si basano su riflessività e coerenza, ed i partner sono più inclini ad affrontare il tema degli affetti positivi e negativi con consapevolezza e realismo, avendo la capacità di effettuare una buona regolazione affettiva.
La coppia appare dunque bilanciata ed i due partner si compensano vicendevolmente.
Qualora la relazione non funzionasse più, il partner sicuro è maggiormente in grado di porre fine alla storia insoddisfacente, poiché è certo che potrà trovare un partner più idoneo a lui e che sarà in grado comunque di renderlo felice (Fisher & Crandell, 2001).

Il matching sicuro/insicuro – insicuro/sicuro dà origine ad una relazione di coppia potenzialmente correttiva per il partner insicuro, poiché il partner sicuro porta all'interno della relazione l'impegno, la flessibilità e l'apertura verso l'altro. Generalmente queste coppie funzionano maggiormente se é il partner maschile ad essere sicuro (Fisher & Crandell, 2001).

Il matching insicuro/insicuro: in queste coppie il livello di insoddisfazione è generalmente molto alto, ci sono frequenti conflitti e problemi, poiché entrambi i partner sono ben assestati nei loro modelli di attaccamento disadattivi che compromettono la buona riuscita della relazione (Fisher & Crandell, 2001).

Fisher & Crandell individuano tre diversi tipi di matching dei modelli insicuri: distanziante/distanziante, preoccupato/preoccupato e distanziante/preoccupato.
Nel primo, ovvero quello distanziante/distanziante i bisogni di protezione, accudimento e cure sono negati, l'espressione delle emozioni negative è soppressa e controllata ed i due partner rivendicano molto la loro indipendenza ed autonomia.
Questa relazione, però, può essere ben assestata e di lunga durata.
Nel matching preoccupato/preoccupato i partner eccedono nella richiesta di attenzioni e di cure, sono esagerati nell'espressione delle emozioni, appaiono morbosi l'un con l'altra e possono andare incontro a numerosi conflitti e problemi.
Nel matching distanziante/preoccupato, infine, è presente una forte conflittualità e difficoltà a sincronizzarsi l'un con l'altra, poiché generalmente è il partner preoccupato ad avvertire un forte grado di insoddisfazione, reclamando maggiori attenzioni che però non percepisce dal partner distanziante, il quale attribuisce tutti i problemi della relazione al partner preoccupato, non essendo spesso in grado di percepirne i reali bisogni.
Il senso di sicurezza percepita é davvero basso e di solito sono proprio queste ultime coppie quelle che richiedono maggiormente una psicoterapia.
Gli uomini distanzianti, infatti, evitano le emozioni negative e quindi sfuggono il conflitto, reprimono la rabbia, appaiono freddi, al contrario delle partner preoccupate, ma queste relazioni spesso sono più comuni di quanto si pensi, poiché ci si adatta ad una modalità sofferta di rapporto (Clulow, 2001).

I modelli di attaccamento male assortiti possono essere anche relativamente stabili, infatti, a differenza di quanto si possa pensare, spesso le relazioni più problematiche si assestano su strategie “disfunzionali” che possono, entro certi limiti, trovare un loro equilibrio e risultare quindi caratterizzate da una certa continuità (Carli et al., 2009).
Questo aspetto é solo in apparenza incongruente e già Bowlby sottolineava che la forza dei legami non dipende dalla qualità positiva o felice della relazione (Bowlby, 1980), per cui i partner insicuri possono sentirsi fortemente legati (seppure in modo insicuro) ai loro partner di attaccamento e ciò consente loro di confermare i modelli operativi costruiti nel corso dello sviluppo e l'insieme delle aspettative e delle attese che hanno implicitamente formulato rispetto agli altri e alle relazioni (Brumbaugh & Fraley, 2006; Mikulincer & Shaver, 2007).

I soggetti sicuri, invece, avendo sviluppato un insieme di rappresentazioni positive nei confronti degli altri ed una sufficiente autostima, possono interrompere una relazione se le attese verso il partner e verso il legame vengono meno o sono meno corrisposte, fiduciosi che troveranno un rapporto nuovamente soddisfacente (Bartholomew, Henderson e Dutton, 2001).

Per dare ragione di questo aspetto, bisogna tener presente che l'attaccamento non spiega tutti gli aspetti della relazione amorosa e che gli altri sistemi motivazionali, ossia quello della sessualità e del prendersi cura, incidono in modo significativo sulla qualità della relazione romantica (Shaver, Hazan e Bradshaw, 1988; Mikulincer & Goodman, 2006), tanto che un soggetto pur vivendo, apparentemente, un legame di attaccamento “accettabile” con il partner di lunga data può decidere di chiudere il rapporto se sente di non essere in sintonia con il compagno/a circa l'importanza attribuita agli altri sistemi motivazionali (Carli et al., 2009).

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