Innovazione

Ebano, il welfare diventa strumento per gestire le criticità dei lavoratori

Eduardo Cagnazzi

Robiglio: "La sussidiarietà aziendale è la nuova frontiera delle relazioni e dei servizi, ottimizza le risorse sia a vantaggio dei dipendenti che delle imprese"

Una consulenza per lavoratori con familiari anziani o non autosufficienti, che li aiutino ad accedere a servizi di assistenza con un buon rapporto qualità/prezzo. Il disbrigo, per conto del lavoratore interessato, di pratiche amministrative, sanitarie o riguardanti il tempo libero. L'assistenza nei campi fiscale e previdenziale. La formazione e la sensibilizzazione su temi quali l'alimentazione, la prevenzione di disturbi fisici, l'educazione dei figli.

Sono solo alcuni dei servizi che saranno realizzati nell'ambito del progetto “Welfare per le Imprese”, promosso da Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) a cui ha aderito Ebano Spa, il gruppo fondato e guidato dal presidente di Piccola Industria Confindustria, Carlo Robiglio, insieme ad altre eccellenze imprenditoriali piemontesi come CVB srl, Giacomo Cimberio Spa, Fratelli Fantini,  Giacomini Spa, Laica Spa, Lanificio Luigi Colombo Spa, Manifattura Sesia srl, Marazzato Soluzioni Ambientali srl, Ponti Spa e Zschimmer e Schwarz Italiana Spa. Il progetto di Welfare aziendale è realizzato in via sperimentale in Piemonte, con il contributo della Regione, attraverso un'associazione temporanea di imprese (Ati) di cui è capofila Marazzato Soluzioni Ambientali.

"Il Welfare aziendale è la nuova frontiera delle relazioni industriali, favorisce la coesione all'interno dei luoghi di lavoro, consente di ottimizzare le risorse a vantaggio sia dei lavoratori che delle aziende”, spiega Carlo Robiglio. “Siamo peraltro convinti che la piena adesione e condivisioni dei beneficiari sia fondamentale per il successo di questa nuova tipologia di servizi".

"Proprio per questo abbiamo condiviso con entusiasmo la possibilità di entrare a far parte di un'Ati che assicurasse il miglior coordinamento nei rapporti con i fornitori - continua Silvano Mottura, direttore generale del Gruppo Ebano - così come nella ricezione delle istanze ed esigenze dei lavoratori. Non a caso il progetto ha una durata annuale. Ci ripromettiamo di monitorarlo passo passo, perfezionandolo e verificandone gli esiti di qui a dodici mesi. Nella consapevolezza che è questa la strada giusta per rafforzare spirito di squadra e senso di appartenenza dei lavoratori nei confronti della comunità in cui, nelle varie modalità di svolgimento della loro attività, si trovano quotidianamente a operare”.

Fino a ottobre 2021 le aziende aderenti al progetto attiveranno una serie di servizi per favorire i propri dipendenti, le loro famiglie, e, in alcuni casi, anche le comunità di riferimento, sulla base di quattro macroaree di attività. La prima prevede la disponibilità di un esperto che raccoglierà le esigenze dei lavoratori con familiari anziani e/o disabili non autosufficienti per sostenerli nell'individuazione e nell'accesso a servizi di assistenza. La seconda prevede la messa a disposizione di un operatore (il cosiddetto “maggiordomo aziendale”) delegato al disbrigo di pratiche e compiti che richiedono l'accesso a uffici pubblici o la selezione di offerte, permettendo ai lavoratori di risparmiare tempo. Il terzo servizio consentirà di usufruire di uno “sportello” di consulenza e assistenza fiscale e previdenziale, mentre il quarto si articolerà in una serie di incontri di formazione e di sensibilizzazione su temi relativi al benessere personale, familiare e sociale quali la corretta alimentazione, la prevenzione di disturbi fisici, l'orientamento scolastico e professionale, la media education, con la possibilità di un successivo orientamento verso consulenze personalizzate.

Sul piano operativo il coordinamento di un “welfare manager”, che lavorerà con i responsabili delle risorse umane delle aziende, consentirà di uniformare i processi di rilevazione delle esigenze, la definizione delle modalità di accesso ai servizi e la loro erogazione. Un sistema di rilevazione continuo consentirà di verificare quali servizi verranno utilizzati maggiormente e in che misura saranno stati in grado di rispondere alle aspettative dei beneficiari.