Lavoro

Work-life balance: Amgen adotta un nuovo modello di smartworking

In vigore già dal 2018 per otto giorno al mese, il lavoro agile durante la crisi pandemica è stato esteso alla totalità del tempo di lavoro

Favorire un sempre migliore equilibrio tra lavoro e vita privata è uno degli aspetti più qualificanti delle politiche di Amgen volte alla valorizzazione del capitale umano.

Tra queste soluzioni, lo smartworking occupa un posto di assoluto rilievo, in quanto offre al collaboratore la possibilità di gestire il proprio tempo lavorativo conciliando in modo soddisfacente le esigenze personali con le priorità aziendali.

Dal 2018, con l’entrata in vigore del progetto iTime, l’accesso allo smartworking in Amgen era esteso a tutti i dipendenti, che avevano la possibilità di usufruirne fino a 8 giorni al mese. Da sottolineare che, con lo stesso progetto, era stato abolito, per tutti, il ricorso alla timbratura del cartellino.

Covid-19, smart working per tutti

Nell’anno della pandemia, la priorità assoluta di Amgen è stata quella di tutelare la salute e la sicurezza delle proprie persone, rivedendo modalità e tempi di lavoro alla luce di questa esigenza. Il ricorso allo smartworking è stato così generalizzato, coinvolgendo tutti i dipendenti per la totalità del tempo di lavoro. Per la prima volta, inoltre, lo si è esteso, oltre che al personale di sede, anche ai collaboratori impegnati sul territorio.

Un nuovo modello

Superata con successo la sperimentazione determinata dall’emergenza pandemia, Amgen ha riformulato i criteri di utilizzo dello smartworking, nell’ambito di un nuovo modello di lavoro in linea con i cambiamenti avvenuti nella società e nel mondo del lavoro. Alla fine del 2020, un accordo raggiunto con le rappresentanze sindacali definisce in quest’ottica tempi e modalità di accesso al ‘lavoro agile’.

Ora tutti i dipendenti assunti a tempo indeterminato e determinato, nonché i lavoratori con contratto di somministrazione che svolgono mansioni amministrative e direttive possono possano svolgere la propria prestazione professionale in smart working con la formula 3-2-2: fino a tre giorni lavorativi alla settimana, entro un massimo di 10 giorni lavorativi al mese non consecutivi.

La flessibilità oraria è uno degli elementi più qualificanti del nuovo modello. I dipendenti di Amgen, infatti, hanno a disposizione un’ampia fascia temporale, dalle 7.00 alle 22.00, all’interno della quale possono scegliere come pianificare le proprie 8 ore lavorative, garantendo la loro presenza in fasce funzionali alla cooperazione dei team.

A tutela del benessere psico-fisico delle persone che adottano la formula dello smartworking, Amgen riconosce esplicitamente a ogni dipendente il diritto alla disconnessione. La garanzia del periodo di pausa, di riposo e di disconnessione sono elementi fondamentali per prevenire il rischio di tecno-stress e tutelare l’integrità psico-fisica di ogni lavoratore.

Amgen Italia, una realtà giovane, dinamica e inclusiva

Al centro l’equilibrio tra vita e lavoro Amgen affronta il tema dello worklife balance mettendo in campo numerose iniziative e progetti, tali da rendere l’azienda una delle più avanzate nel panorama italiano in
quest’ambito.

Tra queste, lo smartworking, le ore di permesso aggiuntive che possono essere impiegate anche per l’assistenza ai genitori ultra 70enni, i venerdì liberi da riunioni e l’abolizione del timbro cartellino a tutti i livelli, sostituendolo semplicemente con la fiducia nelle persone.

Diversity Inclusion and Belonging

Il forte orientamento all’innovazione di Amgen guida l’azienda verso un continuo impegno nell’ambito della “Diversity, Inclusion & Belonging”. Amgen Italia ha così creato un’organizzazione ancorata ai valori dell’eguaglianza e del rispetto, al fine di creare un ambiente di lavoro aperto e inclusivo, in grado di valorizzare ogni diversità che riguardi il genere, l’orientamento sessuale, l’etnia o la classe sociale.

Gender Equity

In Amgen Italia oggi le donne rappresentano oltre il 50% della popolazione aziendale, e 4 su 10 ricoprono posizioni manageriali. Ciò è valso ad Amgen diversi riconoscimenti, tra i quali il Bollino Rosa del Winning Women Institute e la qualifica di “Best Workplace for Women”, ottenuta per il secondo anno consecutivo nel 2019, prima tra le aziende farmaceutiche del paese. Da gennaio 2021, Amgen è entrata a far parte di Valore D, la prima associazione di imprese in Italia che da oltre dieci anni si impegna per l’equilibrio di genere e per una cultura inclusiva nelle organizzazioni e nel nostro Paese.

Inclusione LGBT+ 

Nel segno dell’inclusività è la nascita a ottobre 2020 in Europa del PRIDE Employee Resource Group (ERG) che, sull’onda del Pride ERG con sede a Thousand Oaks, vuole contribuire a rendere Amgen un ambiente il più possibile accogliente per tutta la comunità LGBT+. L’ambizione è quella di sviluppare incontri, campagne, webinar per sensibilizzare sulle tematiche di inclusione, relative all’orientamento sessuale e all’identità di genere nei luoghi di lavoro. In questo percorso un’importante tappa è rappresentata dalla recente adesione di Amgen a PARKS-Liberi e uguali, organizzazione italiana che supporta le aziende nello sviluppo di politiche basate sulla valorizzazione delle diversità.

Millennials e oltre 

Diversity & Inclusion in Amgen non significa solo parità di genere, ma si esprime anche in altri ambiti, come quello relativo alle differenze generazionali. In Amgen Italia un quarto dei dipendenti appartiene alla generazione dei millennials e successive, e in quest’ottica è forte l’attenzione per favorire lo scambio di esperienze che le persone, per età, provenienza ed esperienza professionale diversa, possono offrire.

Salute & benessere

Ai primi posti nelle politiche Amgen verso i propri collaboratori c’è l’attenzione dedicata al tema della salute personale, con screening periodici per sensibilizzare alla prevenzione e campagne rivolte alla promozione di stili di vita salutari, soprattutto sul fronte dell’alimentazione.

Nel contesto del tutto eccezionale della pandemia Covid-19, Amgen ha promosso iniziative finalizzate a garantire, oltre alla sicurezza, anche il benessere psicofisico delle persone. Sono stati così messi a disposizione di tutti un abbonamento a una app di fitness e una piattaforma di podcast focalizzati sul benessere, dedicati in particolare alla nutrizione e alla gestione dello stress. È stato inoltre istituito un servizio di counseling via web gestito da uno psicologo, punto di ascolto in grado di offrire un sostegno in situazioni di disagio.

Sostenibilità ambientale

Amgen, è impegnata concretamente sul piano della sostenibilità ambientale grazie a numerosi investimenti sugli impianti produttivi che hanno portato, dal 2007 ad oggi, a una riduzione del 33% delle emissioni di anidride carbonica, del 30% nell'uso dell'acqua e del 28% dei rifiuti.

Recentemente Amgen ha annunciato il lancio il lancio di un nuovo piano di sostenibilità ambientale, che porterà entro il 2027 al raggiungimento della carbon neutrality e ad una riduzione del 40% sul consumo di acqua e del 28% nella produzione dei rifiuti. Con investimenti oltre 200 milioni di dollari, Amgen si concentrerà sull'uso di tecnologie innovative per ridurre significativamente le emissioni di carbonio e si avvarrà di energia rinnovabile.

Anche in Italia, Amgen incentiva concretamente tra i dipendenti anche la sensibilità verso la sostenibilità ambientale: Il progetto Recycle, per esempio, è finalizzato a favorire una minore produzione dei rifiuti in azienda, così come i programmi interni per l’eliminazione della plastica, nell’ottica di un impegno comune che porti alla carbon neutrality.

Great Place to Work

La capacità di valorizzare le diversità e l’attenzione costante alla qualità dell’ambiente di lavoro hanno portato Amgen Italia ad ottenere prestigiose certificazioni e riconoscimenti quali, per il quinto anno consecutivo la certificazione Great Place to Work Italia. Confermandosi anche nel 2020 come uno dei migliori ambienti di lavoro del paese, Amgen si è classificata al quarto posto tra le migliori aziende di medie dimensioni, cioè con meno di 500 dipendenti.

Livia Alessandro alla Direzione delle Risorse Umane di Amgen Italia

Livia Alessandro, classe 1986, da gennaio 2020 è il Direttore delle Risorse Umane di Amgen Italia, azienda leader nelle biotecnologie a livello globale, con sede negli Stati Uniti e presente in oltre 100 Paesi al mondo.

Laureata in Economia, con un precedente background di Scienze Politiche, ha deciso di tradurre in attività professionale un suo naturale interesse verso i temi relativi alla gestione delle risorse umane. Livia Alessandro è appassionata di cultura digitale e di tematiche giuslavoristiche ed è impegnata a conciliare questi argomenti nella vita lavorativa di tutti i giorni.

Prima di fare il suo ingresso nel campo delle biotecnologie, Livia Alessandro ha maturato un’ampia esperienza professionale in diverse aree di business, come quelle dei media, delle telecomunicazioni e dell’e-commerce.

Amgen in Italia è un’azienda giovane e inclusiva, un ambiente di lavoro dove il rispetto delle esigenze di ciascuno occupa una posizione centrale - dichiara Livia Alessandro - nel quale ci si sente incoraggiati ad esprimere al meglio la propria creatività e potenzialità grazie a politiche volte alla valorizzazione delle diversità e alla promozione della eguaglianza di genere”.