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Il mio miglior amico è vivo nonostante Speranza
Esperti e autorità finalmente riconoscono che qualcosa non torna nel bilancio di morti e positivi su cui hanno costruito un regime di emergenza continua
Il mio migliore amico è vivo ... nonostante Speranza!
Ricordate quando, a inizio pandemia, i virostar (autonominatisi esperti e ispiratori del pensiero unico) e i tg dicevano che i vaccini erano sicuri? Nessun effetto collaterale e immunità garantita con un'unica iniazione? Altrimenti, che vaccini sarebbero stati? E, tutte le sere a mostrare un braccio col fatidico ago infilato? Poi, obtorto collo, di fronte all'ecatombe di morti post vaccino, dicevano che sì, c'era qualche morto, ma che erano tutti vecchi affetti da diverse patologie?
Bene, a sentir queste belle e rassicuranti spiegazioni, il mio enciclopedico amico quasi ottantenne, con pace-maker, diabetico insulino dipendente, un rene fuori uso e una ventina di chili sovrappeso, fatti i corni da buon siciliano d'origine, s'è ben guardato dal fare anche solo la prima dose. Ha resistito a tutte le angherie, alla persecuzione vaccinale, alle derisioni, agli insulti. Vincitore di cattedra universitaria quando andare in cattedra significava qualche cosa e andato in pensione anticipatamente, preso dal disgusto per i "professorini attuali", saccenti e ignoranti, leggo nel pensiero lui, con dialettica scritta e orale da stendere al primo round tutti gli omuncoli da film tragicomici dell'attuale governo, s'è messo in auto-clausura da due anni esatti. Ha ormai le trecce, non potendo andare neanche dal barbiere, chiamato allegramente Babbo natale dalle nipoti.
Bene, quest'amico, proprio grazie alle nipoti, ha preso l'Omicron 2 o l'influenza stagionale, non si sa bene nulla, con certezza. Per la prima volta, in attesa del 1° aprile per poter festeggiare, rimangiando all'aperto di un ristorante, ha fatto un tampone. Positivo lui, la moglie e le nipoti! E' scattato il famoso "meccanismo": tutti reclusi in casa, con divieto assoluto di uscire per qualsiasi motivo. Possibili cotrollo dei carabinieri.
Dopo un'ora dal tampone ha cominciato a ricevere dagli uffici addetti le intimazioni a non muoversi da casa. Altre e-mail con la comunicazione dell'avvenuta spedizione del suo essere positivo e del suo isolamento contumaciale per nove giorni, alla Usl , al Sindaco... . Nove giorni di reclusione per lui, perché non vaccinato. Per la moglie, vaccinata, sette giorni! Mistero del "meccanismo", pur di continuare a sostenere il vantaggio d'essersi vccinati!
Chiedo scusa per questa noiosa dovizia di particolari. Indispensabile per far apprezzare il finale comico, dovuto all'ulteriore auto-incartamento del governo e del "meccanismo" de-responsabilizzante.
Passati i nove giorni di isolamento contumaciale, l'amico può ripetere il tampone (sorvolo sulla speculazione dei farmacisti: un test si compra a 2.5 euro e lo stesso, in farmacia, viene 15 euro: il tempo è sempre più denaro!). Se risulta ancora positivo... altri nove giorni in isolamento contumaciale. E così ... ad libidum? Neanche per idea. Se resta in casa per 21 giorni... senza far più tamponi (sic!).... fine dei giochi: liberi tutti! Può avere accesso dappertutto, senza super o semplice green pass!
Ho consigliato al carissimo amico di mettere in vendita i suoi virus, perché, a suo dire e al dire di quanti colpiti da Omicron 2, per chi provò l'asiatica del '56, questa influenza, liberi tutti, si risolve con un po' di mocci e quattro starnuti. Per prudenza ci si riempie, come dicevano i vecchi, ai primi sintomi, di aspirina o brufen... e, per copertura, di un antibiotico per 4 o giorni. E poi... allegria!
Allegria: il libro di Mariano Bizzarri è andato così a ruba, da non essere attualmente disponibile. Poveracci i persecutori dei presunti no-vax e chi ha spinto per l'incivile guerra civile, tuttora in corso, ormai contro i mulini a vento, con mascherine dichiarate inutili per i virus Omicron 2, ma ancora obbligatorie all'interno (!).
Bizzarri dice, in conclusione, che la verità, prima o poi, verrà a galla.
La verità, in verità, è stata sempre ancorata a un indistruttibile galleggiante, l'affermazione di Speranza, verbale e scritta e che dovrebbe essere il suo inglorioso epitaffio: "Pandemia, occasione unica, per instaurare un'egemonia culturale della sinistra. No a privati e mercato!"
Lo volete più chiaro il programma? E stiamo ancora a disquisire su colpe e massimi sistemi, per spiegare motivazioni, percorso e risultati catastrofici ottenuti? Speranza continua ad autolodarsi? Ottimo! Altrimenti che Asino perfetto sarebbe?
Il grande merito del capolavoro Bizzarri-Cacciari è la demolizione, dati e lavori seri in mano, del castello di menzogne quasi tutte in malafede, rifilateci nell'occasione unica e di grossolano imbroglio culturale e procedurale nel percorso unico imposto dall'inizio alla fine, dimenticando che la negazione della complessità è l'essenza della tirannia, come già sapeva due secoli fa, chi, per mestiere, doveva sapere.