Libri & Editori
Jacopo Pensa e le sue poesie: Nel paese del diritto c’è talvolta buio fitto
Le Lucerne editore ha raccolto in un libro le rime che ogni Natale da 40 anni l’avvocato invia ai colleghi, raccontando con ironia i fatti dell’anno trascorso
Ogni anno da quasi quarant’anni, Jacopo Pensa invia a tutti – ma proprio tutti – i colleghi del suo foro (ormai oltre ventimila) un cartoncino di auguri natalizi in rima che raccontano con brillante ironia i fatti principali dell’anno appena trascorso. Le Lucerne Edizioni li ha raccolti tutti in una silloge poetica: Nel paese del diritto c’è talvolta buio fitto, da oggi 6 novembre in libreria.
Leggerla d’un fiato è come fare un tuffo nella storia politica, giudiziaria e sociale del nostro paese. Una raccolta incredibile che arriva da molto lontano: Jacopo Pensa è un noto avvocato penalista ed è stato per oltre quindici anni consigliere dell’ordine degli avvocati di Milano.
Ma le attesissime rime di Buon Natale non sono che solo una parte della sua produzione, che canta – e canzona – il mondo dell’avvocatura con penetrante leggerezza, omaggia volentieri gli amici che hanno speso la vita nel foro raccontandocene l’umanità e scandisce in sonanti ottonari il nostro complesso presente, senza troppa indulgenza verso i personaggi che si sono avvicendati sulla scena politica e con argute critiche al mondo della giustizia e alle sue contraddizioni. D’altronde: nel paese del diritto / c’è talvolta buio fitto.
L’autore
Jacopo Pensa
Nato a Milano nel 1944, procuratore dal 1972 e avvocato dal 1978, è uno dei più noti penalisti italiani. Ha partecipato sin dai primi anni di professione a processi di particolare interesse sociale e mediatico. È stato per sedici anni componente del Consiglio dell’Ordine di Milano. Nel paese del diritto c’è talvolta buio fitto è la sua prima attesissima raccolta di rime.
Editore: Le Lucerne
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 06 novembre 2020
Pagine: 160
Formato: Brossura
EAN: 9791280147080
Pippo Baudo: “Le sue rime raccontano con grande ironia i fatti dell’anno che se ne va”
Tullio Padovani: “I versi di Jacopo Pensa sono belli, sonanti, espressivi nella forma; arguti, sagaci, spiritosi nei contenuti. Che vorremmo mai pretendere di più?”