Libri & Editori

Trame e curiosità sui cinque libri del Premio Strega Europeo

di Chiara Giacobelli

Dal vincitore agli altri titoli finalisti, ecco di cosa parlano i romanzi nella cinquina del Premio Strega Europeo

2) Il canto del profeta di Paul Lynch (66thand2nd)

A consentirci di entrare a stretto contatto con la scrittura dell’irlandese Paul Lynch è il traduttore Riccardo Duranti, il quale si era già occupato delle precedenti opere di Lynch Grace e Oltremare, entrambe disponibili in Italia grazie alla casa editrice 66thand2nd. «La sera è scesa e lei non ha sentito bussare, in piedi davanti alla finestra a guardare in giardino». Inizia così Il canto del profeta, candidato al Premio Strega Europeo e già vincitore del Booker Prize 2023.

Il canto del profeta
 

Eilish Stack, microbiologa residente a Dublino insieme ai quattro figli e al marito Larry, insegnante e sindacalista, sembra avere una vita perfetta; ma è proprio lei a non aver sentito bussare alla sua porta due membri dell’Ufficio Servizi Nazionali della Garda, la polizia governativa irlandese, alla ricerca di suo marito. «Non c’è niente di cui preoccuparsi, signora Stack» la rassicurano i poliziotti. Anche se Eilish non ne è proprio convinta. «C’è qualcosa nel modo in cui la fissa, in quello sguardo distante ma inquisitorio, che dà l’impressione di voler afferrare qualcosa dentro di lei». Le sensazioni della protagonista non si riveleranno poi così errate. Nel giro di un baleno, l’Irlanda verrà infatti risucchiata in una spirale autocratica, in cui a dettar legge è il partito di estrema destra a capo del governo.

Coprifuoco, imposizioni, divieti, e poi una classe dirigente che si arroga poteri di emergenza. Sembra lo scenario descritto nel capolavoro di George Orwell 1984. Sotto un altro punto di vista, però, è anche il racconto di un sistema di libertà mutilate, mozzate a metà, che, seppur vagamente, riportano alla mente il periodo dell’emergenza pandemica. A Eilish, a fronte della scomparsa di Larry, è attribuito il compito di tenere unita la famiglia in un clima in cui l’escalation di violenze e soprusi è all’ordine del giorno. Fin quando agli irlandesi, come unica arma di opposizione al regime, non resta che l’abbandono della loro terra.

Il canto del profeta è un volume che affronta tematiche drammaticamente attuali: dalla progressiva perdita della libertà agli orrori della guerra; dall’affermazione di una corrente politica estremista, capace di sottrarre alle persone ogni minimo brandello di autonomia, fino all’odissea dell’esilio e della richiesta di asilo in un altro Paese. Il tutto a partire da quel «buio scivolato dentro casa» in una notte che sembrava essere come tante altre. Nello scrivere, Lynch fa a meno di pause e segni di interpunzione, concedendo poco respiro ai lettori, ai quali impone di calarsi “con tutte le scarpe” in una scrittura che li avvolge come un vortice. Di tanto in tanto è necessario alzare lo sguardo per fare il punto della situazione, o per avvertire l’irrefrenabile voglia di tuffarcisi nuovamente, per comprendere più da vicino quell’universo narrato che, in fin dei conti, non è poi così diverso da tante realtà dei nostri giorni.