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"Avatar nostro che sei nei cieli", esce il nuovo libro di Giuseppe Vatinno
Lo scrittore-giornalista racconta nella sua ultima fatica letteraria i tòpoi nel cinema di fantascienza e le mitiche serie tv della storia
Così è stato –ad esempio- per il topos dell'"alieno nella cava nel deserto". Avevo infatti notato che molti film degli anni ’50 avevano questo suggestivo elemento caratteristico. Forse l’alieno ctonio è un archetipo risonante con il mio inconscio, ma sicuramente era qualcosa che mi interessava approfondire per le particolari sensazioni che la situazione mi comunicava. Nessuno però aveva trattato specificatamente questo tema, peraltro così evidente in diversi film di quel fertile periodo per la produzione cinematografica di fantascienza.
Con il dipanarsi della collaborazione, la specificità della tematica dei topòi è stata poi integrata e a volte sostituita dall’analisi delle opere prese a sé stanti, mantenendo comunque una sorta di proiezione identificatrice dell’argomento primigenio. Una parola infine sulla 'rielaborazione' che non è un processo così semplice come si potrebbe in un primo tempo pensare, perché necessita a volte di un impegno ancora maggiore del semplice scrivere per la prima volta un testo.
Soprattutto questo è vero quando si 'adattano' o meglio si 'trattano' –utilizzando una espressione cinematografica- idee e argomenti dettati dai ritmi del giornalismo, Delos è una rivista mensile, a quelli del saggio, che ha necessariamente tempi, modi e soprattutto necessità, spesso analitiche e di approfondimento, diverse dai ritmi ristretti del giornalismo stesso. Spero che queste riflessioni possano coinvolgere anche il lettore e stimolarlo a sviluppare i propri tòpoi sul cinema di fantascienza, in un processo di approfondimento critico che allarghi la platea delle opere considerate".
Dunque, quella che Vatinno fa, non è la semplice presentazione di film ma cerca di inquadrarli in particolari topoi caratteristici che corrispondono, in definitiva, ad uno stato di coscienza, ad un modo particolare di essere ed intendere la realtà.
I film trattati sono i più importanti e significativi della fantascienza, ma anche le mitiche serie degli anni ‘60 e ‘70 vi trovano posto, non trascurando anche le produzioni recentissime. Sono presenti le opere di registi famosissimi come Kubrick, Cronenberg e Carpenter insieme a opere e registi meno noti che però nel tempo sono divenuti veri e propri cult.