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Ascolti Tv, la Vigilanza Rai contro Cracco e Rai2. Anzaldi: "Salini chiarisca"
Una dichiarazione di Freccero scatena il Segretario della Vigilanza che presenta interrogazione ai vertici Rai. E spunta la figlia di Beppe Caschetto
Carlo Cracco sarà anche un mago dei fornelli, ma quello che gli ha "cucinato" il Segretario della Vigilanza Rai è un piatto assai elaborato, anche se piuttosto indigesto per il rinomato chef. Già, Michele Anzaldi colpisce ancora. L'Onorevole segretario della Commissione di Vigilanza Rai e deputato della Commissione Cultura di Italia Viva, neonata formazione di Matteo Renzi, non se ne lascia sfuggire una nel suo lavoro di monitoraggio continuo delle questioni relative alla Rai e al Servizio Pubblico Radiotelevisivo, e questa volta ha puntato il dito sul suddetto chef, su Carlo Freccero direttore di Rai2 e sul programma in onda sulla seconda rete Nella mia cucina, ove il Cuoco Vip sobbolle ogni giorno nel brodo insipido degli ascolti bassi e tra le cocenti scottature del flop.
Ma non è stata la non entusiasmante performance Auditel di Nella mia Cucina ad attirare gli strali dell'On. Anzaldi, bensì un'intervista al riguardo rilasciata da Carlo Freccero a Giuseppe Candela del Fatto Quotidiano. Parole, quelle che precisamente Freccero ha speso sulla trasmissione di Cracco, che hanno fatto drizzare le antenne al segretario "Cato Censor" della Vigilanza Rai, spingendolo a chiedere spiegazioni con un'interrogazione al Presidente Marcello Foa e all'Ad Marcello Salini.
Citiamo testualmente: "Tra i programmi del nuovo palinsesto di Raidue, in onda dal 16 settembre, c’è anche Nella mia cucina, il cooking show che vede protagonista lo chef Carlo Cracco ed è prodotto dallo sponsor, l’azienda Scavolini di cui Cracco è testimonial. Nei primi giorni di trasmissione, il programma ha cambiato orario di messa in onda a causa dei bassi ascolti registrati. In un’intervista a “Ilfattoquotidiano.it” del 25 settembre, alla richiesta di commentare il flop della trasmissione e del perché la trasmissione continui ad andare in onda, sebbene registri ascolti molto più bassi della media di rete, il direttore di rete Carlo Freccero ha dichiarato: “E’ un programma pagato dalla pubblicità, invece di fare audience porta soldi. Non è da considerare come un programma di palinsesto ma come una trasmissione ‘pubblicitaria’”.
E ancora: "Sul perché il programma venga replicato nello stesso pomeriggio della messa in onda, Freccero ha aggiunto: “Non è una mia decisione, c’è un contratto pubblicitario che lo prevede e io devo rispettarlo”. Non si ha conoscenza di altri casi in cui un’intera porzione di palinsesto pomeridiano di una delle reti generaliste del servizio pubblico venga ceduta ad un inserzionista pubblicitario, come fosse uno spazio di televendita, senza che la Rai possa decidere autonomamente del destino di un proprio programma. La trasmissione “Nella mia cucina” vede tra i produttori, oltre alla Scavolini, la società di produzione tv “Zerostudies”, nella quale risulta avere un ruolo dirigenziale Federica Caschetto, che secondo notizie di stampa sarebbe la figlia di Beppe Caschetto, agente di un rilevante numero di artisti contrattualizzati dalla Rai e in particolare da Rai2".
Insomma, sarà anche schivo, riservato e inaccessibile come una divinità iperurania, ma il potentissimo Beppe Caschetto finisce sempre per spuntare in qualche modo come il prezzemolo, già che siamo in tema di show culinari. In questo caso si tratta della figlia, sua collaboratrice in molti progetti legati alla Rai, ma tant'è.
L'Onorevole Anzaldi non ci sta e chiede a Foa e Salini: "Se sia compatibile con il Contratto di Servizio la realizzazione di un programma cosiddetto “pubblicitario”, come lo ha definito Freccero, ovvero la cessione di un’intera porzione di palinsesto di Rai2, la seconda rete Rai e non una rete tematica, ad un inserzionista pubblicitario, quale è il caso di Nella mia cucina con Carlo Cracco. Se sia accettabile che la Rai rinunci a prendere autonomamente decisioni riguardanti la collocazione di un programma o la revisione del format in caso di flop, poiché sottoposta ad un contratto che vincola addirittura la messa in onda di una produzione esterna di carattere pubblicitario. Se non esistano conflitti di interesse sulla messa in onda di “Nella mia cucina” per la presenza nella compagine gestionale della società “Zerostudies”, che produce il programma, della figlia di Beppe Caschetto, agente di un rilevante numero di artisti contrattualizzati dalla Rai e in particolare da Rai2".
Come andrà a finire la diatriba? Il Presidente e l'Ad Rai risponderanno ad Anzaldi su tale questione che, parlando di Servizio Pubblico, ci riguarda tutti? Vi terremo come sempre aggiornati su cosa, è il caso di dirlo, bolle in pentola.