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Banche, Sallusti corre in soccorso di Giorgia e bacchetta la sua ex padrona

Appena rientrato alla guida del Giornale, il direttore stigmatizza la figlia del suo ex "padrone"...
Sostiene Sallusti che i suoi veri vice-televisivi e cartacei, non potranno più impensierirlo, perché ormai punta, ma umilmente, alla gestione del GIORNALE LIBERO per LA VERITA’ nel TEMPO, non una corazzata ma comunque una bella nave da guerra per dare un senso logico e politico al più litigioso e controverso governo della storia. Sostiene Sallusti che banchieri, tassisti, balneari in fondo sono costretti a reagire alle richieste di maggiore apertura alla concorrenza e alla condivisione sociale, ma nell’editoriale non c’è un solo punto in cui intravediamo una critica per qualcuno o per qualcosa, insomma Ale ma con chi ce l’hai?
Sostiene Sallusti che ogni formichina-imprenditore o formichiere-padrone fa il suo splendido lavoro per dare lustro al paese che oggi, nell’Era Giorgiana, è una terra splendente in corsa veloce e pochi ostacoli da parte della minoranza/minorità ormai annegata nella palude LGBT etc, quindi il cantore/tenore, anche sembra più un basso, è ormai la vera Diva di questo tempo.
Sostiene Sallusti che la Presidente risolve i problemi e non chiacchiera, finalmente qualcuno che pensa prima di parlare e che agisce prima di promettere, questa narrazione semplice ma efficace ha gioco facile nel paese spompato, incattivito e stremato, da rincari, tasse, migranti fuori controllo e occupazioni mediatiche definitive a reti unificate. Sostiene Sallusti, Montanelli mancato, con iperboli indimenticabili “se il paese non riparte ne risentiranno banchieri, tassisti e balneari”, nella fiera dell’ovvio prezzolato e vincente, questa è la posizione migliore, senza lo spessore di un gattopardo ma con l’astuzia del perito chimico che risente di un’oggettiva inadeguatezza di ruolo e di sembiante.