MediaTech
BuzzFeed chiude la divisione News, a casa 60 persone. Le foto dei gattini non pagano più come prima
La media company newyorkese taglia la divisione delle news giornalistiche a fronte dei troppi costi. Licenziato il 15% della forza lavoro
BuzzFeed chiude la divisione News mandando a casa 60 persone
Fallisce il modello di business di BuzzFeed. Distintasi negli anni per inchieste come quella sui presunti fondi alla Lega dai russi, la media company americana chiude definitivamente la divisione News per “averci investito troppo”.
A dare la notizia è lo stesso Amministratore delegato, Jonah Peretti, con una nota ai dipendenti. Come spiega lo stesso vertice, la tormentata decisione fa parte del piano dell’azienda per tagliare il 15% della forza lavoro al fine di ridurre le spese e contrastare la crisi economica.
Nel dettaglio, sono circa 60 i posti che verranno interessati da questa decisione, secondo quanto ha detto una fonte al New York Times. E, per “addolcire la pillola”, ad alcuni membri della divisione News verranno offerti dei posti di lavoro presso il sito centrale BuzzFeed.com e all’HuffPost, testata giornalista proprietà del gruppo BuzzFeed.
Per farla breve, dunque, il motivo alla base di questo importante taglio della società è strettamente economico. Peretti avrebbe infatti detto che “aveva deciso di investire in grandi quantità” nella divisione News perché “innamorato” delle inchieste svolte dai giornalisti che vi lavorano, credendo di poter reggere gli ingenti costi delle intricate ricerche giornalistiche.
Il punto, però, è che il contenuto principale piuttosto “leggero” del sito d’informazione newyorkese, tra gattini e “notiziole virali”, anche a causa di un forte calo del traffico causato dal crollo di Facebook su cui la società ha sempre fatto grande affidamento per la distribuzione in rete delle proprie notizie, non è stato sufficientemente prolifico da pagare, appunto, la divisione incentrata sulle news più crude.
“Ho imparato da questi errori e anche il team lo ha fatto”, ha detto Peretti. “Sappiamo che i cambiamenti e i miglioramenti che stiamo apportando oggi sono passi necessari per costruire un futuro migliore”.