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Sanremo 2020: caso Rula Jebreal-Rai, situazione grave ma non seria


Rula Jebreal, opinionista chiassosa di molti talk show di sinistra ma laureata in fisioterapia a Bologna, è rappresentata nei suoi contatti e contratti dall’agente tv numero uno Lucio Presta. Lo stesso Presta è l’agente di Amadeus, presentatore e organizzatore quest’anno del festival di Sanremo. Nonche’ di Matteo Renzi nelle sue performance televisive. Presta è stato anche l’organizzatore della Leopolda di Renzi, a Firenze, dove ha prestato servizio anche la casa di produzione Stand by me di cui l’attuale amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini era azionista e Capo delle Operation, prima di approdare al vertice di viale Mazzini. E anche Rula non ha fatto mancare la sua opinione alla Leopolda.
E renziano è pure l’onorevole siculo Davide Faraone, presidente dei senatori di Italia Viva che ha sollevato il caso Rula, accusando la tv sovranista e salviniana di voler impedire per motivi politici la partecipazione della Jebreal al festival di Sanremo. E annunciando di voler portare il caso in commissione di vigilanza.
In realtà la direttrice di Raiuno Teresa De Santis, chiamata in causa da Repubblica come responsabile occulta dell’esclusione della pugnace opinionista di sinistra, palestinese con cittadinanza israeliana e italiana, ha detto di non aver mai visto e tanto meno contattato nè gestito in alcun modo il caso Jebreal a Sanremo annunciando querela. Mentre Amadeus e Salini si rimpallano il cerino acceso dell’invito. E la Rai comunica che la Jebreal sarà’ a Sanremo a parlare, come previsto, insieme ad altre dieci donne, di violenza sulle donne.
Affare fatto dunque e tutti contenti, l’agente e procuratore tv Presta più’ di ogni altro. Tutto è bene quel che finisce bene. Allarme rientrato. E pensare che per difendere la Jebreal dalla censura sovranista si era mosso con intervistona solidale niente meno che Gad Lerner.
Che dire? Situazione grave, ma non seria, avrebbe commentato Ennio Flaiano.