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Corsica, le proteste infiammano l'isola ma ai mass media interessa ben poco
Sull'isola francese si scatena una pioggia di proteste senza fine dopo il tentato omicidio di Yvan Colonna
E visto che ogni giorno ci ricordano quanti civili vengono uccisi in Ucraina, ne approfitto per ricordare che la guerra in Siria, dall'inizio del 2022 ha già ucciso più di 1.000 civili; quella in Iraq 267; e nello Yemen, dove la strage degli innocenti continua nell'indifferenza di tutto il mondo, noi compresi: dall'inizio del 2022 i morti sono già 5.099, numero spaventoso, un vero e proprio sterminio di massa. Si può definire guerra anche quella che devasta la Birmania, dove dall’inizio dell’anno ci sono state 3.846 vittime. L’Afghanistan è in guerra dagli anni Settanta, con milioni di vittime, e negli ultimi mesi ha visto crescere il numero di rifugiati (si parla di decine di migliaia) mentre la carestia minaccia cinque milioni di bambini.
Non dimentichiamo poi le guerre cosiddette “a bassa intensità”, come il conflitto tra Pakistan e India per la regione del Kashmir (575 vittime nel 2021 e 25 dall’inizio dell’anno) o quello in Sudan (1.364 morti nel 2021, 97 nel 2022). E ancora: Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Mozambico, Israele e Palestina... L’indipendenza, anche nell’informazione, come la verità, è un’isola rocciosa senza spiagge. Oggi è il primo giorno di #primavera: chi può vuol esser lieto sia, del doman, mai come oggi, non v'è certezza.