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L'Espresso, caos dopo la cessione: il Cdr minaccia lo stop al prossimo numero
Dopo la conferma della cessione dell'Espresso, arriva anche l'ufficialità dello sciopero dei giornalisti
L'Espresso, il commento del nuovo direttore Lirio Abbate
"È per una scelta di responsabilità che ho accettato l’incarico di direttore de L’Espresso. Per senso del dovere e di rispetto nei confronti del gruppo di lavoro di cui mi onoro di fare parte da tredici anni. Mai avrei pensato che tutto ciò avvenisse in queste condizioni, dopo le dimissioni del mio amico Marco Damilano che ringrazio per tutto quello che ha fatto in questi anni di direzione. Occorreva adesso dare seguito e continuità al lavoro svolto fino ad ora. Per rispetto alla redazione, ai poligrafici e ai collaboratori. Ma soprattutto ai lettori. Prendo il timone di una nave che si muove in un mare in tempesta, ma non è nel mio Dna sottrarmi davanti alle sfide e alle situazioni difficili e non lo farò nemmeno questa volta.
"L’Espresso si è sempre caratterizzato per le inchieste, che lasciano il segno, disturbano i potenti, ledono interessi consolidati. È il connotato tipico di questo giornale con le sue rivelazioni taglienti, intese come assolvimento d’un compito civile. E questo voglio continuare a fare. Puntando sulla difesa di chi è più debole, proseguendo la battaglia sui diritti, e contro la corruzione e il malaffare. Perché “la stampa serve chi è governato e non chi governa”. L’obiettivo è quindi di conservare e rafforzare la dignità originaria de L’Espresso.