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Google Map Maker chiude: stop ai vandali digitali

Anche Google, a volte, è costretta ad arrendersi. Map Maker, il servizio che consentiva agli sviluppatori di modificare liberamente le mappe, è stato sospeso fino a data da destinarsi. Troppi atti vandalici digitali. I filtri previsti da Big G non sono stati sufficienti ad arginare l'abilità e la fantasia degli sviluppatori. 

Nelle ultime settimane c'erano state "deliberate e inopportune" modifiche delle mappe. L'ultima, la più eclatante, è stata un gigantesco robot verde (simbolo di Android) intendo, in un'area del Pakistan, a urinare su una mela (simbolo di Apple). Google aveva prima promesso un maggiore controllo sulla community. Poi, però, ha dovuto chiudere i battenti. La soluzione di una moderazione (manuale) più stringente non era percorribile. Perché avrebbe occupato troppe risorse e tempo e rallentato il servizio. Meglio allora prendersi una pausa di riflessione, con tanto di mea culpa"Non siamo in grado di analizzare gli interventi degli utenti al ritmo a cui sono inseriti".

La chiusura di Map Maker non è solo una piccola sconfitta per Google. E' anche una battuta d'arresto per il mito della community. L'apertura agli sviluppatori non è stata accompagnata da una maggiore responsabilizzazione, palesando le falle di Map Maker. E non si tratta solo di burle alla Android-Apple. Nel 2014, un ingegnere ex-marine era stato capace, proprio attraverso le mappe, di intercettare alcune comunicazione dell'Fbi.