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"Intelligenza Artificiale? Una minaccia", ma nascono Pc con cellule cerebrali

di Antonio Amorosi

L’Intelligenza Artificiale è un pericolo per l'uomo. Anche l’Onu è preoccupata. E intanto gli scienziati creano biocomputer con cellule cerebrali umane

Dopo l'Intelligenza Artificiale l'Intelligenza Organoide. Ma gli incredibili progressi della scienza sono progressi per l’essere umano?

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso di tenere una riunione sull'Intelligenza Artificiale e la minaccia potenziale che rappresenta per l’umanità. In assoluto è il primo summit di questa portata dedicato alla nuova tecnologia che per l’organizzazione internazionale può insidiare la pace e la sicurezza internazionali. Dopo la riscrittura dell’informatica, immaginate i centri di sicurezza, la logistica militare, le fonti di energia primaria, le reti di comunicazione, le armi, anche quelle nucleari, controllate dall’AI. La riunione è organizzata dal Regno Unito, l'ambasciatrice britannica Barbara Woodward ha annunciato che l'incontro si terrà il prossimo 18 luglio. 

I colloqui includeranno osservazioni di esperti del campo, molti stanno sollecitando da tempo un intervento regolatorio per contrastarne la pericolosità, nonché un contributo del Segretario generale Antonio Guterres che ha annunciato l'intenzione di formare a settembre un comitato consultivo sull'Intelligenza Artificiale. Guterres: “Dobbiamo prendere sul serio questi avvertimenti".

Nella lettura della Woodward emergono sia le opportunità che i rischi dell'AI. Con la nuova tecnologia, ha spiegato l’ambasciatrice si potrebbe potenzialmente aiutare a "colmare il divario tra Paesi in via di sviluppo e Paesi sviluppati", ma la funzionaria UK ha anche osservato i potenziali rischi di sicurezza generale. E non sarà una regolamentazione nazionale, continentale o Occidentale a poter fermarne l’avanzata tecnologica. Sul brevissimo tempo l’AI permette tali e tanti benefici da rendere arretrato e fuori mercato un Paese, con il risultato che una regolamentazione circoscritta farebbe spostare gli investitori nei Paesi che ne consentono l’uso senza limitazioni. Anche Sam Altman, CEO di OpenAI, che è la controllante di uno dei laboratori di ricerca che produce la più famosa, ha spiegato che l'AI ha bisogno di un “cane da guardia” internazionale.

Mentre questo accade però gli scienziati navigano tante spanne più in là: si stanno creando i primi computer con cellule celebrali umane.