MediaTech
Ascolti radio: Virgin Radio, Rds, Kiss Kiss. I canali più ascoltati in auto
Sulle 34.802.000 persone che nel giorno medio hanno ascoltato la radio, infatti, il 72,2% lo ha fatto attraverso la autoradio, quindi in mobilità sulla macchina
Gli ascolti del mezzo radio sui device digitali non sembrano essere ancora decollati. Perlomeno in base ai dati Ter-Tavolo editori radio nel primo semestre 2019. Come spiega ItaliaOggi sulle 34.802.000 persone che nel giorno medio hanno ascoltato la radio, infatti, il 72,2% lo ha fatto attraverso la autoradio, e quindi in mobilità sulla macchina, il 31,5% utilizzando il tradizionale apparecchio radio (quindi in casa o al lavoro), l'11,4% dal canale tv della radio (naturalmente, per quelle emittenti che he hanno uno), il 3,4% sempre attraverso la tv ma su un canale solo audio. Quanto ai device più propriamente digitali, l'8,1% ha sentito una emittente dal cellulare o smartphone, e solo il 3,1% dalpc/tablet. La somma delle percentuali è superiore a 100 perchè vi sono anche delle sovrapposizioni di ascolto su più device. Ovviamente il profilo di ciascuna emittente nazionale cambia molto quanto a propensione di ascolto su questo o quel device. Per esempio, i canali più sentiti attraverso il tradizionale apparecchio radio sono Rai Radio 3 (55,1%), Rai Radio 1 (41,8%) e Rai Radio 2 (36,4%), evidenziando un profilo di pubblico magari più statico, meno in mobilità, ma di sicuro più attento, fidelizzato e per questo con maggiore valore pubblicitario. Meno affezionati all'apparecchio radio sono invece gli ascoltatori di m2o (solo il 13,5% degli ascolti dalla radio classica), Radiofreccia (14,6%), Rtl 102,5 (15,4%), Virgin radio (16,2%) e 105 (16,9%). Per qualche emittente radiofonica, il canale televisivo brandizzato fa la differenza e ha un peso rilevante nella ripartizione degli ascolti: è il caso, per esempio, di Rtl 102,5, con un 24,1% degli ascolti attraverso il canale tv, Radio Italia (20%), Radiofreccia (18,9%). Minore l'impatto per R101 (9,7%) o Deejay (8,8%). Ma a farla da padrone, come detto, è l'autoradio, col suo 72% complessivo sul mezzo. E si tratta di un device che, come più volte ricordato su ItaliaOggi, potrebbe essere messo fortemente sotto attacco dalle nuove piattaforme musicali alla Spotify, soprattutto nei prossimi anni, quando la gran parte del parco auto sarà connesso al web in wi-fi. Proprio per questi motivi è importante che il mondo radiofonico italiano lavori compatto alla realizzazione del nuovo Per-Player editori di radio, la app che dovrebbe essere operativa già a fine 2019.
Come precisa ItaliaOggi nel primo semestre 2019 il 78,8% degli ascolti di Virgin radio arriva dalla autoradio, davanti al 78,7% di Rds, il 77,3% di Kiss Kiss, il 76,6% di m2o, il 73,6% di 105. Radio Italia, invece, ha appena il 60,1% degli ascolti da autoradio, e anche il leader assoluto nelle classifiche di ascolto Rtl 102,5 si ferma al 63,1%.
Lo streaming da pc e tablet è una voce ancora piuttosto irrilevante: pesa per il 3,8% degli ascolti di Radio 24, il 3,5% di Deejay, il 2,9% di 105, l'1,9% di Rds, l'1,6% di Rtl 102,5 e l'1,3% di Radio Italia. Un po' meglio vanno le cose per gli ascolti attraverso cellulare e smartphone: Radio 24 intercetta così il 9,7% dei suoi ascolti, 105 il 9,1%, m2o l'8,6% e Deejay l'8,4%, mentre in fondo alla classifica ci sono Rtl 102,5 con il 4,6%, Rai Radio 1 con il 4,6%, Rai Radio 1 con il 4,2% e Radio Italia col 3,5%.