MediaTech

La rivoluzione del digitale nel post Covid-19

L'opinione di Vincenzo Caccioppoli

La pandemia e il ruolo sempre più crescente che il digitale dovrà assumere nel nostro futuro

Basterebbe pensare alla diffusione dello smart working durante questi mesi durissimi di pandemia, per sostenere che, in mezzo al disastro prodotto, qualcosa di buono, il Coronavirus, lo ha comunque lasciato. Perché l’emergenza Covid-19 ha stravolto le priorità di tutti, a tutti i livelli; ma ha agito forse con maggiore incisività sul ruolo sempre più crescente che il digitale dovrà assumere nel nostro futuro...

Durante il lockdown gli affari sono cresciuti in maniera straordinaria per i fornitori di servizi TV e videogiochi online, per l’e- commerce, i social network, la telemedicina, l’istruzione online e altro ancora. La cinese Tencent, nel 2020 ha visto un’impennata del 31% su base annua dei ricavi dal settore dei giochi online. Gli italiani hanno aumentato il tempo trascorso sulle app di Facebook del 70%. Il 5G fornirà certamente un ulteriore stimolo allo sviluppo del digitale nelle attività di ogni giorno. Già in espansione negli Stati Uniti, in Cina, in Corea e in altri mercati sviluppati, il 5G è in grado di trasmettere i dati a velocità molto superiori rispetto alle reti attuali e di gestire volumi di informazioni molto maggiori, consumando al contempo molta meno batteria. E poiché le esigenze digitali durante il lockdown hanno messo a dura prova la capacità attuale, è probabile che l’espansione del 5G procederà ora più rapidamente del previsto. Ciò, a sua volta, alimenterà l’espansione dell’Internet delle cose (Internet of Things, IoT), aprendo così un universo di possibilità digitali pressoché illimitato.

Tra i settori che sicuramente hanno avuto e probabilmente  continueranno ad avere maggiori benefici dallo scoppio della pandemia è certamente quello dell’ecommerce. I lunghi periodi di lockdown e le tante limitazioni imposte, hanno, infatti, spinto milioni di persone a ricorrere allo shopping online per i generi alimentari e altre merci. Amazon ha registrato nuovi record di vendite in tutto il mondo. PayPal, la più utilizzata applicazione per pagamenti digitali, ha registrato una media di 250.000 nuovi account al giorno nel solo mese di aprile.

In Italia secondo i dati dell’Osservatorio Professionisti e Digital Innovation 2b2 del Politecnico di Milano, il 34% delle imprese italiane presenti già oggi un alto livello di digitalizzazione per tecnologie e capitale umano, che nella maggior parte dei casi si contraddistingue anche per un’elevata sostenibilità ambientale della performance di impresa. Ad esse si deve poi aggiungere l’11% delle imprese che hanno comunque avviato la trasformazione digitalizzazione. Anche se il 55% delle aziende conserva un approccio prevalentemente reattivo, dimostrandosi tuttora incapaci di intendere il digitale come un fattore strategico per il proprio sviluppo. Appare quindi chiaro come il passaggio al digitale implichi soprattutto un cambio di atteggiamento culturale, che il sistema imprenditoriale del nostro paese, forse anche per le piccole dimensioni delle sue aziende, fatica ancora a compiere.

Sempre stando ai dati del Politecnico di Milano, le cose vanno meglio nel mondo delle professioni, dove gli studi professionali che fra il 2018 e il 2019 hanno investito più di 10 mila euro in tecnologie e attività digitali sono passati dal 5 al 25%. Peraltro, da un confronto comparato con due altri importanti paesi dell’Europa meridionale, cioè la Francia e la Spagna, emerge con chiarezza come il nostro paese, nonostante le dimensioni relativamente più piccole dei suoi studi professionali, presenti indicatori migliori, soprattutto rispetto alla gestione telematica di documenti e procedure. E ciò dovrebbe indurre un maggiore ottimismo rispetto alla possibilità che un più diffuso e capillare ingresso delle nuove tecnologie abbia modo di favorire un netto miglioramento delle prospettive di sviluppo del sistema Italia.

Di questo e molto altro si parlerà il 9 Gennaio prossimo nel grande evento on line organizzato da Galaxy project, società di blockchain digitale, dal titolo molto evocativo "Digital network marketing: the next level" con il guru del network marketing Eric Worre, autore e relatore internazionale di successo sulle strategie di network marketing di successo, Giovanni Farese, imprenditore seriale nel settore del digitale, Andrea D’Agostini, business e marketing strategist di straordinario successo. Daniele Vigano, formatore e imprenditore di fama internazionale, Luigi Maisto, imprenditore e fondatore di Coinshare, prima piattaforma di social ecommerce in blockhain e altri ospiti prestigiosi. Sarà un’occasione per scoprire quali enormi possibilità il digitale può offrire nel nuovo scenario del post Covid. Tre ore di approfondimenti, discussioni, case history per aprire una finestra sul digitale in ogni sua declinazione.