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LinkedIn Italia compie 10 anni e festeggia 16 milioni di utenti iscritti

“Nel 2011 quando abbiamo aperto la sede italiana contavamo poco più di 2 milioni di utenti", spiega il Country Manager Marcello Albergoni

LinkedIn Italia compie 10 anni e festeggia 16 milioni di utenti iscritti 

Dall’apertura degli uffici italiani ad oggi, LinkedIn ha avuto un grande impatto sulla società italiana, sia nel mercato del lavoro sia recentemente nella PA, avendo favorito il collegamento tra milioni di professionisti ed aziende

Quest’oggi LinkedIn Italia festeggia i suoi primi 10 anni di attività sul territorio nazionale, una tappa significativa e un’importante occasione per annunciare un nuovo traguardo: i 16M di iscritti nel nostro paese. Questo conferma il valore di un progetto che ogni giorno aiuta milioni di persone ad avere successo nella propria carriera e che posiziona l’Italia terza community nazionale più grande d’Europa. Un cammino, quello della sede italiana, che vede alla guida colui che nel 2011 era il primo impiegato, Marcello Albergoni, oggi Country Manager di una realtà che connette 800 milioni di persone in tutto il mondo. 

“Nel 2011 quando abbiamo aperto la sede italiana contavamo poco più di 2 milioni di utenti. Quello che annunciamo oggi è un risultato eccezionale e un momento di grande orgoglio e soddisfazione che desidero condividere e festeggiare con tutto il network e il mio team. In questi 10 anni siamo riusciti a portare il nostro Paese ad avere oltre 16 milioni di professionisti presenti sulla piattaforma, aiutandoli non solo ad espandere il proprio network professionale ma soprattutto a creare nuove opportunità di carriera, rispondendo alle richieste in costante evoluzione di aziende e recruiter” ha commentato Marcello Albergoni, che conclude “È proprio questa la missione di LinkedIn, collegare i professionisti di tutto il mondo per aumentarne la produttività e il successo, la chiave vincente del nostro social network e la conferma del nostro forte impatto nel mondo del lavoro”. 

In questo scenario, l’Economic Graph ha assunto un ruolo fondamentale creando una mappatura digitale dell’economia globale - iscritti, aziende, lavoro e scuola - con dati in tempo quasi reale per connettere i professionisti con le opportunità su larga scala. Individuare le tendenze come la migrazione dei talenti, i tassi di assunzione e le competenze richieste per paese, regione, città aiuta professionisti e aziende a orientarsi nel contesto economico del momento. 

Negli ultimi mesi, il percorso di LinkedIn Italia si è poi ampliato anche in ambito PA con la recente collaborazione per la creazione di inPA, portale nazionale del reclutamento e nuovo spazio digitale dedicato al lavoro pubblico - attualmente live e in via di completamento - nato per individuare e coinvolgere il maggior numero possibile di professioni e alte specializzazioni nelle procedure indette dalle pubbliche amministrazioni per la selezione del personale necessario alla realizzazione dei progetti del PNRR (Recovery Plan). A suggellare questa nuova importante collaborazione interverrà, in collegamento streaming, il Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta

Proprio come il mondo del lavoro, negli anni LinkedIn si è evoluto ed espanso trasformandosi e adattandosi alle nuove esigenze del mercato, alla nuova era digitale, seguendo trend come la veloce crescita del settore tecnologico o il continuo sviluppo di segmenti dell’innovazione come ad esempio l’intelligenza artificiale e il controllo vocale. Così come il numero degli utenti italiani presenti sulla piattaforma è cresciuto rapidamente così anche la varietà delle professioni presenti è aumentata. Un segnale che sottolinea come ormai il ventaglio di opportunità a disposizione sulla piattaforma non si riferisce più a una singola categoria di lavoratori ma ne abbracci molteplici.  

Tutti hanno infatti a disposizione una community di oltre 16 milioni di persone in Italia e 800 milioni a livello globale che possono aiutarli nel raggiungere i propri successi professionali. LinkedIn si è dimostrata un prezioso alleato anche in un momento così complesso, come questo che stiamo vivendo ormai da mesi, dando voce alle esigenze dei lavoratori, che si trovano a dover ripensare la propria work-life balance, e le aziende che devono rivedere le proprie policy per costruire un’impresa più flessibile.