MediaTech

Manovra, "la tassa extraprofitti delle banche è diventata un prelievo do coio coio": l'intervista al direttore di Affari Perrino

di Redazione

Manovra, tasse, immigrazione, Sanità e non solo.... L'Intervista di Igorà tutti in piazza al direttore di Affaritaliani.it

Manovra, "la tassa extraprofitti delle banche è diventata un prelievo do coio coio": l'intervista al direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino

Il testo della Manovra da 30 miliardi passerà alla Camera e inizierà il lungo iter verso l'approvazione. Sono molti però i nodi da sciogliere, come quello del 'contributo' da chiedere alla banche e alle altre grandi aziende che hanno avuto extraprofitti. Antonio Tajani e Matteo Salvini hanno annunciato che si è trovato l'accordo per un prelievo da 3-4 miliardi di euro alle banche in due anni. Lei cosa ne pensa?

"Mi sembra un pasticcio. Per esempio sugli extra-profitti... cosa vuol dire? O sono profitti o no, l'extra non lo capisco. E poi non sono tasse, ma l'anticipo di tasse degli anni prossimi che verranno restituiti tra tre anni... Insomma mi pare che questo provvedimento risenta delle polemiche precedenti tra le forze di governo che non erano d'accordo tra di loro. Un po' all'italiana... servivano soldi e li hanno presi do coio coio", spiega il direttore di Affaritaliani.it nel corso della sua intervista al programma di Radio Rai1, Igorà tutti in piazza condotto da Igor Righetti (in onda dal lunedì al venerdì alle 20.30).

Attualmente in Europa soltanto tre Paesi tassano la ricchezza nel suo insieme. L'85% degli italiani ritiene che il sistema fiscale nel nostro Paese sia poco equo perchè non effettivamente progressivo e crea quindi disparità tra contribuenti nelle stesse condizioni economiche. Lei sarebbe favorevole a un'imposta patrimoniale?

"Sarei favorevole. In tutto il mondo la ricchezza si sta polarizzando, ci sono sempre meno ricchi - molto più ricchi - e sempre più poveri. La classe media c'è poco. E questi 'super ricchi sempre più ricchi' dovrebbero contribuire in qualche modo, visto che sono stati fortunati o abili"

Cosa pensa della proposta di Matteo Salvini di revocare la cittadinanza agli stranieri che delinquono?

"Sono favorevole. Dobbiamo cambiare l'atteggiamento verso gli stranieri. Aprire sì, perché c'è bisogno di loro e perché dobbiamo concorrere alle loro necesstà e alla voglia che hanno di uscire dalle situazioni difficili in cui vivono. Ma questo non vuol dire accoglierli a prescindere e consentire che compiano atti delinquenziali in Italia. In questo caso è bene che tornino ai loro Paesi"

In queste ore una parte della Liguria è finita sott'acqua e c'è stata una nuova alluvione in Emilia Romagna, a 16 mesi da quella precedente. Perché non si investe seriamente nella prevenzione e nella messa in sicurezza dei territori invece che prendersela - come hanno fatto alcuni amministratori - con nutrie, tassi e volpi?

"Perché la manutenzione del territorio richiede competenza e grandi denari. Oltre a non portare voti, visto che i risultati si ottengono a lungo termine. Diceva il Ministro per la Protezione Civile - qualche settimana fa quando è stato mio ospite a La Piazza - che ci vorrebbero almeno dieci anni per mettere a posto il nostro territorio. Quale politico si accinge a fare un'operazione i cui risultati si vedono tra dieci anni? Nessuno"

Sospendere le attività di prenotazione, il triste fenomeno delle cosiddette 'liste di attesa bloccate' o 'agende chiuse', è una pratica vietata dalla legge del 23 dicembre 2005 perché elude il rispetto dei tempi di attesa di visite ed esami. E limita quindi l'accesso alla Sanità Pubblica. Eppure ancora oggi tanti ospedali continuano a farne uso. In che modo si può abbattere questo modo di fare?

"Questo è uno dei tanti problemi che affliggono il settore. Anche qui, nella Manovra c'è molta attenzione proprio sulla Sanità perché le risorse necessarie non sono state quelle attese e dunque è la 'Cenerentola'. E' molto sbagliato che i cittadini che pagano le tasse non debbano godere di un servizio universale che è un loro diritto"

Ascolta l'intervista del direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino a 'Igorà tutti in piazza' di Igor Righetti su Rai Radio 1