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Maurizio Mannoni bastona Lega e Cinque Stelle

Giuseppe Vatinno

Da Linea Notte proseguono gli attacchi

Linea Notte (Rai 3) è un po’ la ridotta valtellina del Pd.

È da qui che ogni sera Giovanna Botteri- eterna corrispondente Rai dagli Usa- lancia le sue intemerate contro il Presidente Usa Donald Trump. E sempre da qui Maurizio Mannoni fa partire i suoi strali contro il governo.

Lo fa in maniera sorniona, quasi annoiata, come solo un romano sa fare.

Si aggira per lo studio con passo felpato, nonostante la stazza, e poi per quel sesto senso che si acquista solo dopo decenni di pratica giornalistica televisiva, ammolla il colpo finale.

E così ieri sera a Mannoni non è parso vero di prendere i classici due piccioni con una sola fava grazie alla questione della Tav che ha messo in pericolosa contrapposizione i due partiti di governo.

Mannoni, contornato di ospiti nettamente di parte, ha avuto così gioco facile ad attaccare sia i Cinque Stelle sia la Lega. In verità, Mannoni è stato abile perché non è facile attaccare contemporaneamente due partiti che stanno sostenendo tesi opposte, ma lui c’è riuscito contestano ai Cinque Stelle di essere” no tutto” e, contemporaneamente alla Lega di non essersi svegliata prima con i tempi, visto che lunedì c’è la scadenza dei bandi.

In questo supportato dai pro Pd che gongolavano in studio per tanta pigrizia istituzionale.

Il Partito Democratico è un partito che è ambientalista o sviluppista a secondo di quando gli con viene, come del resto Forza Italia.

Due esempi che non possono essere portati a supporto di coerenza politica e istituzionale.