MediaTech

Pebble, lo Swatch degli orologi smart: così sfida i giganti Apple e Samsung

Pebble è un'eccezione. Perché produce smartwatch senza essere un gigante, perché è nato in Canada e perché ha attirato l'attenzione del crowdfunding prima che dei grandi investitori.

Pebble è il Davide in un mercato, quello del wearable, di Golia. E con appena 150 dipendenti sta tentando di competere con Samsung ed Apple. Merito di un'idea, arrivata bene prima degli orologi della Mela. Il fondatore Eric Migicovsky sviluppa un primo prodotto già nel 2008. All'inizio l'utilizzo e le funzionalità sono ridotte, anche perché il dispositivo funziona solo appoggiandosi ai Balckberry (gli smartphone di casa in Canada).

Poi però Blackberry ha iniziato un calo che prosegue ancora oggi. Mentre Pebble è esplosa. L'acceleratore californiano Y Combinator, attraverso il quale sono passati gli unicorni Dropbox ed Airbnb, crede nell'azienda quando ancora non aveva venduto 1500 orologi. Migicovsky e compagni si trasferiscono nella Silicon Valley

Il successo arriva con il crowdfunding di Kickstarter. Pebble ha raccolto 10 milioni di dollari. Il Pebble Time, forse il primo smarphone compiuto del gruppo, aveva un obiettivo di 500 mila dollari, raggiunto in appena 17 minuti. 

Un successo raro tra le migliaia di progetti che ogni giorno vengono proposti sulla piattaforma. Pebble riesce così a emergere dal brusio ed attrarre nuove risorse. Questa volta arrivano i milioni di Charles River Ventures. E oggi gli smartphone venduti hanno superato quota un milione.

Un successo dovuto anche a una precisa scelta di mercato. “Apple – dice Migicovsky – ha scelto di essere il Rolex degli smartwatch, noi siamo piuttosto uno Swatch”. Quindi a costi contenuti, con un'estetica più giocosa e una tecnologia flessibile. Pebble, infatti, è compatibile sia con Android che con iOS e, grazie a una comunità di 30 mila sviluppatori, ha creato 10 mila app. Il prossimo passo di Pebble potrebbe essere sfruttare questa flessibilità tecnologica in partnership con brand “di polso” tradizionali.