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Prima Comunicazione, esce il 'Grande Libro dell’informazione’

Esce con Prima comunicazione "Il grande libro dell'Informazione"

In edicola con Prima comunicazione ' Il grande libro dell'Informazione (su carta e on line)' 338 pagine che danno conto delle testate, della loro storia, della loro organizzazione, dei loro direttori, degli editori e delle concessionarie di pubblicita' .

Una bussola per muoversi all’interno del complesso mondo dell’informazione italiana e sottolineare l’importanza del ruolo del giornalismo della carta stampata e online. Sono questi gli obiettivi del Grande Libro dell’Informazione, arrivato alla sua 27esima edizione e che esce in allegato al nuovo numero di Prima, in edicola a Milano e Roma e su smartphone e tablet da domani sabato 2 giugno e nel resto d’Italia nei giorni successivi.

338 pagine che danno conto delle testate, della loro storia, della loro organizzazione, dei loro direttori, e costituiscono le tessere di un complesso mosaico che chiunque entri in connessione con il mondo dell’informazione deve conoscere e dominare. Anniversari, restyling e profonde riorganizzazioni stanno mutando la mappa del mondo editoriale nostrano e insieme testimoniano la sua profonda vivacità pur in tempi di fatturati in sofferenza e difficoltà di intercettare e cavalcare i nuovi trend e l’incessante evoluzione tecnologica. Oltre a raccontare e decifrare le potenti trasformazioni editoriali, come quella che ha visto nascere la GEDI, oltre alla descrizione del lavoro minuzioso svolto dei grandi editori per aggiornare e riposizionare le loro testate, il Grande Libro dell’Informazione aiuta a illuminare realtà meno conosciute ma altrettanto interessanti, come le decine di editori di periodici impegnati a servire pubblici di lettori e inserzionisti pubblicitari mirati. 

Ma anche le agenzie e  le testate native digitali più significative come HuffPost, Citynews, Il Post, List, Ilgiornale.it trovano spazio e narrazione all’interno del Grande Libro dell’Informazione proprio in segno di dovuto riconoscimento di quanto il giornalismo sulla Rete sia un vero protagonista del nostro tempo.