Rai, quel rinnovamento che manca in Viale Mazzini
Non sono tutti "populisti", gentile Maggioni, quelli che chiedono il tetto ai compensi della Rai
Sono uno dei telespettatori e utenti, che donna Monica Maggioni, oggi, nella sua lettera al "Corriere della Sera", ha definito "populisti" in quanto favorevole al tetto dei 240 mila euro annui per le star di viale Mazzini. Rispetto le idee del Presidente del servizio pubblico, ma l'idea che la sopravvivenza della Rai sia legata alla difesa degli stipendioni di Fazio, Clerici, Santoro, francamente, fa sorridere.
Perché si decide di tagliare le pensioni, anche quelle non elevate, dei giornalisti, erogate dall'Inpgi, un ente autonomo, e si dovrebbe non si dovrebbero toccare i compensi dei soliti noti? Tra le priorità del servizio pubblico, dovrebbe esserci il rinnovamento, oltre che dei programmi, delle star e dei volti dei conduttori dei Tg.
E last but not least, in passato, conduttori molto popolari, come Baudo, quando lasciarono Rai, passando a Mediaset, non furono seguiti dal pubblico tanto che il "Pippo nazionale" tornò in viale Mazzini, come ha raccontato, in una recente intervista, che ha rilasciato, sul "Corriere della Sera", ad Aldo Cazzullo.