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Rai1, palinsesto estivo, l'ad Salini ferma tutto: valorizzare risorse interne

Stallo sull'estate televisiva di Rai1: Salini vuole conduttori già sotto contratto Rai. Diaco, Poletti, Convertini a rischio? Quanto a Fiorello...
La conferenza stampa per la presentazione del palinsesto estivo di Rai1 era programmata per lo scorso mercoledì 15 maggio, ma è saltata all'improvviso slittando al 7 giugno prossimo.
Dopo i vari e insistenti rumor che volevano Roberto Poletti a UnoMattina Estate, Beppe Convertini a Estate in Diretta e Pierluigi Diaco in un programma con Sandra Milo sui sentimenti, ecco che tutto sembra di nuovo rivoluzionato e in corso d'opera.
Questo perchè l'ad Fabrizio Salini ha ribadito una linea aziendale piuttosto rigorosa che punta alla valorizzazione delle risorse interne e all'economizzazione dei costi, il che significa - in soldoni - affidare le redini dei programmi di cui sopra a professionisti già sotto contratto con la Rai.
Con ogni probabilità resterà in campo la giornalista Lisa Marzoli, che dal Tg2 dovrebbe passare a Rai1, ma per Diaco, Convertini, Milo e Poletti, tutto è ancora vago e incerto.
Così come vaga e incerta è la trattativa con Fiorello da parte di RaiPlay, fortemente voluta da Salini, oggi smentita da una laconica nota dell'ufficio stampa Rai secondo la quale "al momento non esiste alcun accordo e che, pertanto cifre, collocazioni di palinsesto e contenuti riportati sono privi di ogni fondamento".
A conti fatti, la maretta che sussiste tra Lega e M5s in sede di Governo sembra rispecchiarsi fedelmente nei rapporti conflittuali tra Teresa de Santis in quota Carroccio a Rai1 e l'ad Salini in quota pentastellata. E oggi, altra gatta da pelare per la prima, ecco arrivare la riunione straordinaria del Consiglio di Amministrazione voluta da consiglieri grillini, dem e di Fratelli d'Italia per discutere del caso Fazio. Riunione straordinaria che il Presidente Foa non ha potuto rifiutare poiché pretesa dalla maggioranza dei consiglieri (cui si aggiunge Salini "consigliere delegato"). Rai, di tutto di più, insomma.