Vittorio Feltri, Gian Marco Chiocci e il fuoco amico contro Berlusconi
I giornali di Angelucci critici con Berlusconi.
Il recente allontanamento dei conduttori “populisti” dalle trasmissioni Mediaset ha fatto capire che Berlusconi è sì un editore interessato giustamente al profitto tanto da apparire così liberare da aiutare nemici interni ed esterni, ma non fesso.
Infatti, Del Debbio, Belpietro e Giordano, questa l’accusa, con le loro trasmissioni hanno finito per far vincere la Lega e il Movimento Cinque Stelle che dei temi trattati e soprattutto del modo in cui venivano presentati agli spettatori, hanno tratto un grande vantaggio proprio a scapito della più moderata Forza Italia.
Per quanto riguarda poi la carta stampata anche i giornali tradizionalmente vicini a Berlusconi hanno sempre goduto di una libertà difficilmente rintracciabile in giro ma da tempo Libero di Antonio Angelucci, ex deputato di Forza Italia, è molto critico con Berlusconi.
La sostituzione del direttore Maurizio Belpietro, filo berlusconiano, con Vittorio Feltri è stata vista come una svolta in tal senso.
Feltri, pur essendo un conservatore è uno spirito molto più indipendente di Belpietro e non è uno che le manda a dire, questo era noto anche prima.
Ultimamente però i commenti del direttore di Libero stanno assumendo i toni di un certo anti-berlusconismo militante che non aiuta certo in questa delicata fase di ricerca di una maggioranza per formare il nuovo governo.
E certamente anche Gian Marco Chiocci de Il Tempo, sempre di Angelucci, non è certo tenero con l’ex presidente del Consiglio.
Il “fuoco amico” infatti è ottimo e abbandonate. Quanto c’è dei direttori e quando dell’editore?