A- A+
Medicina
Covid, nel lockdown una grande crescita di obesi e in sovrappeso

Covid,nel lockdown aumento di obesi e in sovrappeso

 

L’obesità, insieme al sovrappeso, è sempre stata considerata una sorta di pandemia permanente. Quando il Coronavirus ha cominciato a circolare nel mondo le previsioni di crescita dei due disturbi, da parte della comunità scientifica, erano preoccupanti. Molti indicatori immaginavano che nel 2030 ben 8 uomini su 10 e il 55% delle donne sarebbero stati in sovrappeso o obesi. La crescita della sedentarietà e dell’ansia per la perdita o l’interruzione del lavoro causati dal lockdown hanno contribuito fortemente ad aumentare il peso in molte persone, dai due ai cinque chili in più. Senza contare che la noia dello stare obbligatoriamente in caso ha portato molti all’acquisto e al consumo  di prodotti non proprio adeguati al mantenimento della linea fisica. Uno sopra tutti il cioccolato, il cui acquisto è cresciuto del 60%. La prestigiosa rivista Jama ha pubblicato uno studio americano sul legame tra obesità e pandemia. L’aumento di peso medio dei quasi 300 69 adulti che hanno partecipato alla ricerca è stato di circa 600 grammi al mese.

Covid, nel lockdown è cresciuta l'ansia per la salute e il lavoro

La situazione globale è peggiorata più gravemente nei gruppi con tendenza al sovrappeso. Nel lockdown la maggior parte delle persone obese o tendenzialmente portate ad ingrassare ha preso tra i tre e i cinque chili. L’attività fisica si è bloccata e sono peggiorate le abitudini alimentari sono peggiorate. L’ansia per la nostra vita o per quella dei nostri cari favorisce, spesso, un’indiscriminata assunzione di cibo. Questa situazione è stata peggiorata anche dall’impossibilità di accedere ai servizi ospedalieri. I “malati” di obesità (come sostengono diversi endocrinologi) hanno avuto poco supporto professionale e quelli che avevano tendenza ad ingrassare sono cresciuti di più. La pandemia ha ritardato moltissimo le consultazioni ( non tutti hanno potuto o sono stati in gradi di accedere alle visite telematiche) e i trattamenti, come la chirurgia bariatrica, per i casi più gravi. L’attività chirurgica è stata quasi completamente interrotta e alcuni interventi con lunghe liste d’attesa sono stati bloccati mettendo a rischio di vita i casi più gravi.,

Covid,il lockdown ha creato problemi di peso anche ai giovani e ai bambini

Le scuole chiuse hanno creato problemi di peso anche a giovani e bambini. I Centers for Disease Control (CDA) americani hanno studiato l'evoluzione dell'indice di massa corporea (BMI, l'indicatore della relazione tra peso e altezza) in oltre 432.000 persone dai 2 ai 19 anni prima e dopo crisi. Nella metà del 2019 era del 19,3%, un anno era salito al 22,4%. Anche un altro studio fatto in California su 200000 bambini ha evidenziato l’aumento di peso durante la pandemia. I bambini tra i 5 e gli 11 anni hanno preso mediamente 2,3 chili. Una delle cause principali sui più piccoli sono e sono state le ore trascorse davanti ad un qualsiasi schermo, sia quello della televisione, computer, cellulare o playstation. Un altro studio inglese ha rilevato che la prevalenza di obesi tra i bambini dai cinque ai sei anni è aumentata dal 9,9% nell'anno scolastico 2019-2020 al 14,4% nell'anno scolastico 2020-2021.

Covid, un bambino con problemi di peso potrebbe diventare un obeso da adulto

Molti sanitari concordano che il peso del bambino di oggi influenzerà l'adulto di domani. L'eccesso di peso avrà conseguenze nell'età adulta. perchè il corpo ha memoria e l'aumento di persone in sovrappeso o obese avrà un impatto su altre malattie, come il cancro o problemi cardiovascolari. Cosa occorre fare per porre rimedio a questa crescita? Tutti i sanitari sono concordi neI considerarla una vera e propria malattia. Occorre sensibilizzare l'opinione pubblica, e agire a livello di Governo per tassare prodotti “non buoni” e obbligare i produttori a mettere etichette chiare e trasparenti. L'obesità è anche legata molto spesso ad una cattiva salute mentale perchè il paziente si sente in colpa e deriso. Combattere l’epidemia di obesi non è un compito facile in quanto dipende dal comportamento delle persone e dell'ambiente in cui si vive. Per il Covid c’è un vaccino per l’obesità non esiste nulla di similare.

Commenti
    Tags:
    covidobesitàpandemiasovrappeso




    in evidenza
    Affari in Rete

    Esteri

    Affari in Rete

    
    in vetrina
    Un racconto sulle assurdità del nazismo: la recensione di Ferrovie del Messico

    Un racconto sulle assurdità del nazismo: la recensione di Ferrovie del Messico


    motori
    Miki Biasion prova la nuova Lancia Ypsilon Rally 4 HF

    Miki Biasion prova la nuova Lancia Ypsilon Rally 4 HF

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.