Medicina
Influenza,15 morti e 94 casi gravi.Il picco dell'influenza previsto a febbraio
Influenza, sale a 15 il numero di persone decedute a causa di forme gravi e complicate d'influenza dall'inizio della stagione
Influenza, un primo bilancio
Influenza, sale a 15 il numero di persone decedute a causa di forme gravi e complicate mentre diminuisce, sebbene lievemente, il numero di contagi. La settimana scorsa gli italiani allettati dal virus sono stati circa 514.000, per un totale, dall'inizio della stagione influenzale, di quasi a 3 milioni.
Secondo quanto emerge dal nuovo rapporto epidemiologico InfluNet elaborato dall'Istituto Superiore di Sanita' (Iss), il livello di incidenza in Italia, nella settimana dal 9 al 15 gennaio, e' stato di 8,47 casi di influenza per mille assistiti. In tutte le Regioni italiane e' in corso il periodo epidemico e le piu' colpite sono Marche, Lazio, Campania, Basilicata e la provincia autonoma di Trento.
Chi è stato più colpito dall'influenza
La fascia di eta' numericamente più colpita dall'influenza resta quella dei bambini sotto i cinque anni, in cui si osserva un'incidenza pari a 15,22 casi per mille. Di fatto, fino ad oggi e a meno che le prossime settimane non riservino sorprese, il picco stagionale è stato nell'ultima settimana del 2016 con 9,55 casi per mille assistiti, ovvero circa 579 mila ammalati. Ma il top è atteso a febbraio.
Da li' infatti, seppure lievemente, la curva dei contagi ha iniziato una lenta discesa, che contrariamente alle previsioni, non e' risalita neppure a seguito della riaperture delle scuole (luogo piu' frequente di contagio) dopo le feste natalizie.
Per quanto riguarda invece il Monitoraggio dell'andamento delle forme gravi e complicate di influenza, riportato dal rapporto FluNews, in totale, dall'inizio della stagione, sono stati segnalati 94 casi gravi, 15 dei quali deceduti, e per lo piu' vittime del virus A/H3N2.
Influenza e patologie pre-esistenti
L'88,6% dei casi gravi e il 100% dei decessi presentava almeno una patologia cronica pre-esistente: nel 53,2% dei casi malattie respiratorie croniche, seguite da malattie cardiovascolari (44,7%), diabete (29,8%) e obesita' (10,6%).