Medicina
Patologie cardiovascolari, un costo di 16 Miliardi per il SSN
Malattie cardiovascolari, il 27 e 28 Giugno al San Raffaele di Milano il congresso internazionale “Toghether VT” sulle aritmie ventricolari
Malattie cardiovascolari, patologie costano 16 miliardi per il Sistema Sanitario Nazionale
Una delle principali cause di morte in Europa è rappresentata dalle patologie cardiovascolari (il 40% negli uomini e il 50% circa nelle donne). Una problematica molto importante, che supera numericamente persino le infermità oncologiche e che si traduce in alti costi sociali e in enormi costi per i Sistemi Sanitari e Previdenziali.
196 miliardi l'anno, è la cifra stimata per le malattie cardiovascolari a livello Europeo. Il 54% sono costi diretti sanitari sostenuti dai Sistemi Sanitari Nazionali, il 24% costi indiretti associati alla perdita di produttività dei pazienti.
Patologie e malattie cardiovascolari. Un alto costo per il SSN
Il costo per le malattie cardiovascolari, in Italia, è di circa € 16 miliardi a cui si aggiungono altri 5 miliardi di euro derivanti dalla perdita di produttività.
Le patologie del sistema cardiocircolatorio rappresentano la seconda voce di costo in termini di prestazioni previdenziali. Sono state pari al 19% della spesa totale dal 2009 al 2015, seconde solo alla patologie oncologiche, per una spesa totale nel periodo di circa €13,7 miliardi e una media annua di €1,9 miliardi (studio EEHTA–Economic Evaluation and HTA–del CEIS, dell’Università Tor Vergata di Roma,in collaborazione con la banca dati INPS)
Prevenzione, aderenza alle terapie e alle tecnologie, così come ritardi nella diagnosi hanno un impatto considerevole sulla spesa sanitaria.
A giugno Milano si trasformerà nella capitale scientifica sulle aritmie del cuore. Infatti il 27 e il 28 giugno si svolgerà all’Ospedale San Raffaele il congresso sulle aritmie ventricolari “Togheter VT”, cui parteciperanno esperti da tutto il mondo.
Patologie cardiovascolari. Al San Raffaele di Milano un congresso internazionale
Alla regia del simposio, il professor Paolo Della Bella, primario dell’Unità di Aritmologia ed Elettrofisiologia cardiaca del San Raffaele.
Contraddistinte da un’alterazione del ritmo del cuore, le aritmie cardiache sono in genere distinte in tachicardie e bradiaritmie. Le prime si caratterizzano per un battito più veloce della norma, mentre nelle seconde il muscolo cardiaco pulsa più lentamente di quanto dovrebbe. Tra tutte le aritmie, la più diffusa è la fibrillazione atriale. Molto più serie delle aritmie atriali sono quelle ventricolari.
"Il trattamento della fibrillazione ventricolare- spiega il prof Della Bella - è di fondamentale importanza, poichè si tratta dell'aritmia associata all'arresto cardiaco. Una patologia responsabile di una elevatissima mortalità e di grosso impatto mediatico quando ad esempio colpisce personaggi del mondo dello sport".
L’unità operativa di Aritmologia del San Raffaele di Milano, è un centro all’avanguardia nel trattamento di tutti i tipi di aritmie cardiache e di riferimento a livello internazionale per la formazione degli specialisti.
“La preminenza di questa unità- spiega il prof Paolo Della Bella - risulta dall’incontro tra l’unicità dell’esperienza posseduta dallo staff nelle tecniche ablative endocardiche ed epicardiche, le più avanzate apparecchiature disponibili e l’interazione tra elettrofisiologia e cardiochirurgia che, nel Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare, trovano le condizioni per agire in sinergia”.
Esperienza clinica, dotazione tecnica e approccio multidisciplinare consentono di affrontare in maniera efficiente aritmie anche complesse, extrasistolica ventricolare, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare, nel paziente esente da cardiopatie ma soprattutto nel contesto di cardiopatie strutturali.
“Le principali aritmie cardiache - spiega il prof Della Bella - vengono trattate tramite lo studio elettrofisiologico; ablazione transcatetere; impianto di elettrostimolatori cardiaci;impianto di defibrillatori; CRT (Terapia di Risincronizzazione cardiaca) per il trattamento dello scompenso cardiaco;attività di espianto di cateteri, pacemaker e defibrillatori infetti o disfunzionanti".