Medicina

Sia, l'andrologo scende in campo per dare un aiuto ai pazienti in quarantena.

Eduardo Cagnazzi

Da domani uno specialista risponderà su come gestire il calo del desiderio in tempi di Covid 19 ed altri disturbi che possono insorgere e aggravare i casi

Anche gli andrologi italiani scendono in campo contro il coronavirus aprendo un servizio telefonico gratuito di consulenza per garantire continuità assistenziale, non solo ai pazienti che non possono più accedere alle visite specialistiche ma anche a tutti coloro che dovessero trovarsi in difficoltà durante la quarantena. “L’isolamento a cui ci costringe la pandemia di Covid-19, se da una parte può condurre alla ricoperta del partner, dall’altra può creare dubbi e incertezze e aggravare la frustrazione derivante da problematiche andrologiche preesistenti”, afferma Alessandro Palmieri (nella foto), presidente della Società italiana di andrologia, nonchè professore di Urologia presso l’Università Federico II di Napoli. “In questi casi l’ansia da prestazione, la frustrazione e l’emotività di questo momento, possono determinare un calo del desiderio e problemi di disfunzione erettile, eiaculazione precoce o altri disturbi sessuali che possono diventare difficili da gestire e creare maggiore disagio. Ulteriori difficoltà possono insorgere anche per le coppie che stanno seguendo procedure di procreazione medicalmente assistita per avere un figlio che non arriva e hanno dovuto interrompere i trattamenti, che, per esempio, possono essere assalite da paure e indecisioni su come gestire le terapie avviate”.

“In questo periodo di quarantena, inoltre, molti si stanno chiedendo se avere rapporti sessuali sia possibile e se questo rappresenti un rischio”, osserva Palmieri. “Sebbene il contagio non avvenga sessualmente, tuttavia, durante il rapporto è molto difficile non entrare in contatto con le famigerate goccioline. I rapporti sessuali non sono sconsigliati con il partner convivente, a meno che non ci sia un comprovato o un alto sospetto di contagio”. 

Questi alcuni consigli dell’ideatore dell’iniziativa, Michele Rizzo, consigliere Sia: “Proprio per fornire consigli a chi già soffre di disturbi sessuali ma anche informazioni per vivere in sicurezza l’intimità, la Sia ha attivato un servizio telefonico gratuito a partire da lunedì 30 marzo. I nostri esperti saranno disponibili sette giorni su sette dalle 17 alle 18: contattando il centralino allo 02/50043133 si potrà parlare con un medico esperto in grado di rispondere a tutte le domande in merito al proprio stato di salute andrologico. L’assenza temporanea di riferimenti negli ambulatori pubblici e privati, chiusi su tutto il territorio nazionale, è infatti un problema per tutti questi cittadini e con questa iniziativa vogliamo essergli vicini in un momento di grave disagio, per far sì che la salute sessuale maschile non venga trascurata e i pazienti non si sentano abbandonati a loro stessi”.