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Meteo: allarme temporali e grandine grossa. Dove e quando

di Redazione

Meteo: il caldo di questi giorni non dura. Ecco quando ci sarà la svolta

Prossima settimana: dopo il caldo anticiclone africano "Narciso" spunta l'ipotesi di un pericoloso break temporalesco con precipitazioni intense anche accompagnate da grandine di grosse dimensioni. Lo scrive il sito internet www.ilmeteo.it.

I due fenomeni, caldo intenso e temporali, sembrano scollegati, ma in realtà sono molto più uniti di quanto si possa pensare.

Secondo un recente studio che ha preso in esame i dati sull'evoluzione climatica nel sud Europa, inglobando quindi anche il bacino del Mediterraneo, è emerso che, dal 1979 ad oggi è aumentata l'energia potenziale in gioco (CAPE) in grado di innescare pericolose ed improvvise tempeste temporalesche. Le cause di questo aumento vanno ricercate proprio nella sempre più invadente presenza dell'anticiclone africano che determina un aumento delle temperature medie e, di conseguenza, una maggiore evaporazione dell'acqua del mare che poi si traduce in carburante per eventi meteo estremi.

Il tutto provoca un aumento delle precipitazioni convettive (temporali) con serio rischio di grandine grossa e nubifragi.

Insomma, ecco servito uno degli effetti del cambiamento climatico in atto. Due lati della stessa medaglia: all'aumentare del caldo, aumenta il rischio di temporali violenti e questa volta già dalla Primavera senza dover aspettare l'Estate.

Infatti, dopo il grande caldo atteso durante il weekend, nel corso della prossima settimana si verrà a creare una pericolosa configurazione sinottica. Da una parte, abbiamo il caldo anticiclone africano Narciso che invia le prime fiammate fin sull'Italia dall'altra invece un flusso di correnti in discesa dal Nord Atlantico, più fresche ed instabili pronte ad irrompere fin verso il Mediterraneo.

In particolare, tra Martedì 9 e Mercoledì 10 Aprile, le regioni del Centro Nord rischiano di trovarsi in una sorta di "zona di convergenza" in cui interagiscono queste importanti figure meteorologiche. Proprio in questa "terra di nessuno" avvengono i contrasti maggiori e più pericolosi: con tutto questo calore in eccesso aumenta anche il rischio di eventi meteo estremi come nubifragi e grandinate.

Sulla esatta localizzazione dei fenomeni dovremo aspettare ancora qualche giorno, infatti la distanza temporale è ancora troppo elevata; non resta che seguire passo passo questa interessante evoluzione atmosferica che potrebbe determinare un pericoloso break temporalesco.